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Cronaca Cisterna di Latina

Omicidio di Elisa Ciotti a Cisterna, sequestrati in casa tre martelli ma l'arma del delitto non si trova

I risvolti dell'indagine sul delitto della giovane donna di Cisterna. Nei giorni scorsi l'interrogatorio del marito e l'autopsia sul corpo

Non si trova ancora l'arma che a Cisterna, nella villetta di via Palmarola, lunedì scorso ha ucciso Elisa Ciotti, 35 anni. Il marito della vittima Fabio Trabacchin, autotrasportatore incensurato del luogo ora in carcere per omicidio volontario aggravato, aveva detto di aver colpito la donna con un martello e di aver poi gettato l'arnese tra i campi lungo la Pontina mentre era alla guida della sua auto. L'oggetto però, nonostante i sopralluoghi e le ricerche dei carabinieri, non è stato trovato.

All'interno dell'abitazione che Trabacchin ed Eisa Ciotti condividevano, nonostante la seperazione in atto, sono stati però trovati e sequestrati altri tre martelli che saranno ora analizzati dal Ris. Intanto, nei giorni scorsi l'autopsia sul corpo della giovane donna ha evidenziato che potrebbero essere stati di più i colpi inferti alla testa, forse cinque. Mercoledì l'uomo è stato invece interrogato in carcere dal gip Giorgia Castriota. E' apparso provato e pentito, ma ancora molto confuso e non in grado di ricostruire perfettamente la dinamica dell'omicidio.

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