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Cronaca Prampolini / Via Villafranca

Coltellate in via Villafranca, condannato straniero. Il processo senza la parte offesa

Per i giudici non fu tentato omicidio l’episodio che si consumò a febbraio di due anni fa in un appartamento al quinto piano di una palazzina. La vittima: “coltellate mentre dormivo”

Aveva riportato ferite al torace e lesioni ai tendini delle dita della mano, in ospedale e ai poliziotti aveva raccontato di essere stato ripetutamente colpito a coltellate mentre dormiva nella sua abitazione al quinto piano di una palazzina di via Villafranca, da un connazionale. I fatti risalgono al 5 febbraio del 2012: un cittadino rumeno di 34 anni chiama il 118, viene trasportato al Goretti e operato d’urgenza e spiega di essere stato colpito da due persone.
 
Una di queste viene arrestata dopo poco tempo dagli agenti della squadra mobile, del complice nessuna traccia.
 
Inizia il processo per un 39enne, che viene continuamente rinviato perché ormai la parte offesa non si riesce a rintracciare in nessun modo. Intanto lo straniero arrestato sconta due anni, poi viene scarcerato. Oggi il procedimento si conclude con una pena molto più mite di quanto contestato all’inizio.
 
La versione iniziale del 34enne, infatti, non risulta totalmente attendibile, mentre l’imputato, difeso dall’avvocato Alessandro Farau, ammette di aver avuto una lite con lui ma di non aver mai usato un coltello, bensì un ombrello. E’ lo stesso pubblico ministero a chiedere tre anni riqualificando il tentato omicidio in lesioni aggravate. I giudici, infatti, assolvono il 39enne dalla contestazione più grave, dalle minacce e dal reato relativo all’arma e lo condannano a due anni per le lesioni.

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