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L'operazione

Confisca da 15 milioni di euro alla famiglia della “Dolce Vita”: sottratte ville, 90 auto e una barca

Lo Stato ha incamerato definitivamente nel suo patrimonio 30 unità immobiliari, vetture, conti correnti, quote societarie e l’intero patrimonio di 9 società. il provvedimento eseguito dalle fiamme gialle

E’ stato confiscato il patrimonio da 15 milioni di euro di una famiglia composta da padre, madre ed i due figli, tutti gravati a partire dagli anni '80 di numerosi precedenti penali. Dopo il sequestro di beni che risale a circa tre anni fa, i finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno dato esecuzione al decreto di confisca emesso dalla Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma - confermato per l’intera totalità dei beni dalla Corte di appello capitolina e divenuta definitivo a seguito della pronuncia della Suprema Corte di Cassazione – che riguarda beni mobili e immobili, oltre a disponibilità finanziarie, anche nella provincia di Latina, per un valore di circa 15 milioni di euro appunto, riconducibili ai quattro, si legge in una nota della guardia di finanza, “dediti alla commissione di plurimi reati anche in forma associativa quali furto, truffa, riciclaggio, ricettazione e lo spaccio di sostanze stupefacenti”.

Gli accertamenti economico-patrimoniali svolti dalle fiamme gialle del Gruppo di Frascati, avevano evidenziato, “oltre alla pericolosità sociale dei proposti”, la rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati e l’ingente patrimonio  nella disponibilità dei quattro; accertamenti che hanno consentito di pervenire al sequestro nel 2019 nell’ambito dell’operazione “Dolce Vita” e alla confisca di I grado a luglio del 2020.

Come riporta RomaToday, i quattro componenti della famiglia “Dolce Vita”, risultavano quasi indigenti ma in realtà possedevano in maniera fittizia ville al mare, auto di lusso, appartamenti, una barca a vela e persino un noto locale romano dove si svolgono spettacoli e musica dal vivo. Zagarolo, Latina, San Felice Circeo, Fiumicino e Roma i comuni dove la famiglia aveva investito il denaro. 

I quattro non nascondevano, tutti, un elevato tenore di vita, con la frequentazione di esclusivi club della Capitale e delle più rinomate località marittime, raggiunte a bordo di una imbarcazione a vela, anch’essa colpita dal provvedimento con cui lo Stato ha incamerato definitivamente nel suo patrimonio 30 unità immobiliari (ville, appartamenti e terreni), 90 autovetture, conti correnti, quote societarie e l’intero patrimonio di 9 società, tra le province di Roma e Latina, nonché un noto locale della movida romana in zona Tiburtina. Confiscato anche denaro contante per circa 100mila euro, trovato in possesso di uno dei membri della famiglia, di cui lo stesso non era stato in grado di giustificarne la legittima provenienza. 

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