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Cronaca Gaeta

Gaeta, consegnati al Comune reperti archeologici sequestrati dalla finanza

I 350 reperti di notevole interesse storico-archeologico sequestrati sono ora stati donati dalla guardia di finanza e sono i i primi tesori del Museo del Mare in fase di realizzazione a Gaeta

Saranno i 350 reperti di notevole interesse storico-archeologico sequestrati dalla guardia di finanza e donati al Comune, i primi tesori del Museo del Mare in fase di realizzazione a Gaeta, presso la ‘Caserma Cosenza, Casa della Cultura e dell'Economia del Mare”.

“Si tratta di importanti resti d'epoca romana sequestrati e recuperati dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gaeta, nell’ambito di una complessa ed articolata attività di Polizia Giudiziaria, esperita tra il Dicembre 2012 e Settembre 2013 - spiegano dall’amministrazione -. Gran parte dei reperti sono stati rinvenuti, a seguito di informazioni raccolte sul territorio comunale, nella chiesa Santa Maria della Sorresca, chiusa al culto. Ulteriori indagini hanno consentito ai militari di risalire agli autori del reato e sequestrare altri importanti reperti che erano stati trafugati per abbellire case private”.

Con la firma di un Protocollo, avvenuta nell'Aula Consiliare del Comune, tra il sindaco Cosmo Mitrano ed il comandante del Reparto Operativo Aeronavale  Col.Pil.T.Sfp Roberto Bencivenni, il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia ha consegnato al Comune di Gaeta, su consenso dell’Autorità Giudiziaria competente, i reperti sequestrati, al fine di curarne la conservazione e renderli fruibili alla cittadinanza e ai turisti.
Soddisfatto il sindaco Mitrano che ha espresso, a nome dell'intera amministrazione, i più sentiti ringraziamenti al comandante Bencivenni "per il gesto di amicizia e amore che la Sez.Op. Nav. della

Guardia di Finanza ha dimostrato verso la nostra città e i suoi abitanti, affidando al Comune la cura di numerosi resti archeologici su cui è impresso il Dna della nostra cultura e della nostra civiltà. Ci impegniamo a custodirli nel modo più idoneo e a renderli fruibili al pubblico in appositi spazi creati ad hoc all'interno del Museo del Mare, che stiamo portando a compimento nella Caserma Cosenz, a Gaeta Medievale”.

Per il Comandante Bencivenni "il posto migliore per conservare i resti archeologici che il mare del Golfo per secoli ha custodito non poteva che essere Gaeta, luogo del ritrovamento, vivace protagonista di importanti momenti della storia del nostro Paese, città di antiche e radicate tradizioni marittime, che proprio al Mare si appresta a dedicare un Museo, dove siamo certi troveranno degna ospitalità i reperti sottratti,  dai nostri uomini, alle mire di  malintenzionati”.

Sarà, infatti, la Casa della Cultura e dell'Economia del Mare, presso la Caserma Cosenz attualmente in ristrutturazione, ad ospitare i reperti dal momento che un dello storico edificio è stato destinato dall'amministrazione all'allestimento del Museo del Mare che, grazie alla consegna dei 350 reperti, comincia a prendere corpo.

Ad illustrare il "tesoro archeologico" consegnato al Comune è il Maresciallo Capo Prosdocimo:  "Circa 350 pezzi, testimonianze storiche di epoca romana (dal IV sec. a.C. fino alla fine dell'Impero Romano) per la maggior parte provenienti dai fondali del Golfo di Gaeta, e consistenti in strumenti o parti di essi, necessari alla navigazione e al commercio marittimo: ancore di pietra, di piombo e di ferro, solcometri per la misurazione della profondità marina, macine per triturare cereali e ricavarne farine, anfore e anforisti per la conservazione delle merci durante la navigazione, piatti e vasellame. Ma anche reperti di epoca più recente come palle di cannone in pietra e ferro che dovrebbero risalire al periodo borbonico".

Presenti alla firma dell'atto anche il Capitano Davide Miserendino e il Maresciallo Capo Marco Prosdocimo  della Sez.Op. Nav. Guardia di Finanza di Gaeta. Hanno partecipato anche rappresentanti del Consiglio e Giunta comunale dei ragazzi capitanati dal mini Sindaco Claudia Tagliamonte insieme ad alunni della scuola primaria dell'Ist. Comprensivo Carducci.

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