Cittadini protagonisti della sicurezza: parte a Latina Scalo il "controllo di vicinato"
Oggi la firma del protocollo tra Comune di Latina e Prefettura. Il prefetto avverte: "Non si tratta di ronde"
Partirà da Latina Scalo il progetto pilota del Controllo di vicinato, ispirato a quanto già da anni viene realizzato negli Stati Uniti e in Inghilterra e che ha portato a una riduzione della microcriminalità del 20%. Il protocollo tra Prefettura e Comune è stato siglato questa mattina, alla presenza di tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine. “Non si tratta di una giustizia fai da te – precisa subito il prefetto Maria Rosa Trio – Si tratta invece di una partecipazione dei cittadini, utile nelle forme prevste dal protocollo e dal vademecum allegato. Noi seguiremo l’applicazione di questo progetto con il sindaco e l’amministrazione comunale. Quello che raccomando è quello che ho sempre detto dall’inizio. Il controllo di vicinato è legato esclusivamente all’attività dei cittadini che vivono e conoscono un quartiere e hanno più possibilità di notare persone o movimenti sospetti e, attraverso il coordinatore e il responsabile locale, potranno inviare segnalazioni alle forze dell’ordine”.
“Ci sono già esempi e buone pratiche in Italia – aggiunge il sindaco Damiano Coletta, che ha partecipato all’incontro in Prefettura con il vicesindaco Paola Briganti – Si tratta dell’esatto contrario delle ronde. I cittadini non si sostituiscono alle forze dell’ordine ma attraverso la cultura della partecipazione e della sicurezza daranno il loro contributo. Si tratta, in sostanza, di un altro passaggio nella gestione condivisa della città”.
Sindaco Coletta: "Non si tratta di ronde"
Si parte da Latina Scalo proprio perché sul territorio ci sono già gruppi di cittadini attivi in questa direzione. “Si darà organizzazione a qualcosa che in parte già esiste – spiega anche il vicesindaco – Il coordinatore dei gruppi di cittadini sarà, in concreto, incaricato di raccogliere segnalazioni, che non sono vere e proprie notizie di reato ma eventi che possono contribuire a fornire elementi utili a prevenire reati o a elaborare dati sui reati commessi”.
Ogni quartiere che sarà toccato dal progetto sarà segnalato da un’apposita cartellonistica, che potrà funzionare anche da deterrente.