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Cronaca

"Cori dì Nero Buono", la città omaggia il suo vino di qualità

“Cori dì Nero Buono. Identità divino corese”, l’evento che si svolgerà nelle giornate del 16 e 17 marzo in onore del prodotto tipico di qualità

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

Cori dì Nero Buono. Identità divino corese”. Dopo l’olio il vino. Il 16 e 17 marzo 2013, la “Città d’Arte” renderà omaggio ad un altro suo prodotto tipico di qualità. Non un vino qualunque. Ma il prestigioso e pluridecorato vino rosso ottenuto dal Nero Buono di Cori, antichissimo vitigno autoctono coltivato sulle splendide colline coresi, recuperato e rilanciato dalle aziende vitivinicole del territorio.
Proprio i tre produttori locali di Nero Buono, la Cooperativa vitivinicola “Cincinnato”, l’Azienda agricola biologica “Marco Carpineti” e la Tenuta agricola “Pietra Pinta”, sotto la regia dell’amministrazione comunale – Assessorato all’Agricoltura – e la collaborazione dell’ONAV - Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino - Sezione di Latina - e de La strada del Vino della Provincia di Latina, hanno unito le forze e le idee per organizzare il primo evento su quello che gli esperti definiscono un grande vitigno, dalle documentate e peculiari caratteristiche qualitative, certificate dai marchi DOC e IGT.

Queste uve nere a grappolo serrato e bacche di medie dimensioni con buccia spessa pruinosa sono prodotte quasi esclusivamente nel Comune di Cori. Se ne ricava un vino di colore rosso rubino intenso, dal profumo vinoso e caratteristico, con gusto armonico e di non elevata gradazione alcolica. Già da anni questo prodotto è in via di riscoperta con risultati incoraggianti, grazie alle cantine locali che vedono nei vitigni autoctoni la rinascita ecologica dell’intero territorio, investendo su processi di innovazione e orientandosi ad una produzione di qualità esportata in tutto il mondo. Oltre al terreno calcareo di origine vulcanica, un’altra condizione per la quale questo vitigno esprime al meglio la sua peculiarità in quest’area, sono le condizioni microclimatiche uniche, con correnti d’aria che lo proteggono dalla peronospora a cui il Nero Buono è piuttosto sensibile.

“In tempi di crisi dello sviluppo industriale, in cui la globalizzazione ha causato la chiusura di stabilimenti e notevoli perdite di posti di lavoro nel nostro territorio, la capacità dei nostri imprenditori agricoli di recuperare un vitigno autoctono come il Nero Buono e di orientarsi verso le produzioni di qualità è la risposta positiva alla crisi – ha commentato il sindaco Tommaso Conti - attraverso le produzioni di qualità le capacità di produrre reddito della nostra agricoltura sono aumentate e sta tornando la passione dei giovani di rivolgersi verso l'agricoltura, attività sana e capace di restituire dignità alle nostre popolazioni.”

Un grande appuntamento con questa eccellenza enologica, per assaporare fino in fondo il gusto di una tradizione millenaria che si fonde con la cultura e lo stile di vita del territorio, creando questa magica miscela. La manifestazione si rivolge non solo ad esperti e giornalisti, ma è aperta a tutti gli amanti del vino di qualità. Sabato 16 i visitatori saranno guidati dal Pro - Presidente Nazionale dell’Onav, Vito Intini, alla scoperta del Nero Buono attraverso la degustazione di sei annate, dal 2004 al 2010. La mattina presso l’incantevole Chiostro romanico di Sant’Oliva, solo per operatori e giornalisti; per tutti il pomeriggio al vicino Palazzetto Luciani. Domenica 17 sarà possibile visitare i vigneti e le cantine. In entrambe le giornate si potrà usufruire di visite guidate gratuite al Museo della Città e del Territorio di Cori.

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