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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Soldi e cocaina in cambio di favori: 13 arresti della Finanza

L'operazione scattata questa mattina all'alba; coinvolti pubblici funzionari, tra cui due dipendenti dell'Agenzia delle Entrate, un dipendente dell'Inps, un giudice non togato della commissione tributaria, un avvocato

E' il secondo filone scaturito dall'inchiesta Super Job, che la scorsa settimana aveva portato a 18 arresti per un sistema di frode fiscale con l'uso di fatture inesistenti e cooperative cartiere. Tra i personaggi coinvolti c'erano imprenditori, commercialisti, un finanziere e un dipendente dell'Agenzia delle entrate. Questa volta nell'operazione Dusty Trade della Guardia di Finanza del comando provinciale di Latina, sono finite agli arresti 13 persone, tra cui due dipendenti dell'Agenzia delle entrate di Latina, un avvocato dell'ufficio legale, un dipendente dell'Inps di Pomezia e un giudice non togato della commissione tributaria. 

Soldi e droga in cambio di favori

Dopo l'inchiesta Super Job si è deciso di andare avanti e si è continuato ad indagare, scoprendo un fitto sistema di corruzione che aveva coinvolto anche funzionari pubblici. Si parla quindi di reiterati compensi che i funzionari pubblici hanno ricevuto, tra la primavera del 2016 e la fine del 2017, in cambio di favori. Un "tariffario" che andava da elargizioni minime di denaro a contributi più corposi che consistevano anche in droga. In un caso infatti è stato accertato dai finanzieri che uno dei funzionari corrotti aveva preteso come tangente delle dosi di cocaina. In molti casi si trattava di facilitare i rapporti con gli enti pubblici, ottenere l'assunzione di un parente, evitare le conseguenze per il mancato pagamento delle tasse. Secondo quanto emerso durante l’attività delle Fiamme Gialle, attraverso la loro fitta rete di contatti e conoscenze, gli indagati hanno “messo in piedi un insidioso sistema clientelare volto a raggiungere i propri interessi in cambio di somme di denaro, regalie e cocaina”.

Un sistema collaudato di corruzione 

Dalle intercettazioni telefoniche e ambientali acquisite dagli uomini del Nucleo economico e finanziario della Guardia di Finanza, emerge un quadro sconcertante di un fenomeno diffuso. "Colpisce - spiegano in conferenza stampa - la familiarità con cui si attuavano gli scambi. Al telefono gli indagati non usavano un linguaggio criptico. Il tenore delle telefonate non era di difficile interpretazione". 

I risvolti dell’indagine

Coinvolto nell’indagine, e finito in manette nel corso dell’operazione di oggi, anche un giudice non togato della Commissione Tributaria Provinciale di Latina, il quale avrebbe ottenuto denaro e un lavoro per un parente. Mentre tre funzionari, due impiegati presso l’Agenzia delle Entrate di Latina ed uno all’Inps di Pomezia, secondo quanto emerso nel corso delle investigazioni, in diverse occasioni avrebbero ricevuto retribuzioni in cambio di informazioni che sarebbero dovute rimanere riservate.

Lo spaccio di droga

Infine, gli accertamenti della Guardia di Finanza si sono concentrati anche su quattro spacciatori, attivi sul territorio apriliano e nei confronti dei quali sta operando il reparto specializzato dei “baschi verdi” di Formia con l’ausilio delle unità cinofile: in varie occasioni, avrebbero fornito cocaina ad uno dei pubblici funzionari corrotti. 

Le perquisizioni

Eseguite anche, nell’ambito dell’operazione “Dusty Trade” oltre una dozzina di perquisizioni complessivamente in diversi uffici e abitazioni dislocate tra Latina, Formia e Aprilia.


 

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