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Cronaca Centro / Viale Umberto I

Corruzione, Cantone a Latina: “Non si vede e non fa morti ma c’è”

"Lectio Magistralis" del presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione al teatro D'Annunzio: "La corruzione è uno strumento anticoncorrenziale per eccellenza, che blocca il mercato e l'innovazione"

Era molto atteso questa mattina in città il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone che, su invito del sindaco di Latina Di Giorgi ha tenuto una “Lectio Magistralis" sul tema dell’anticorruzione al teatro D’Annunzio di Latina.

Un incontro che rientra nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Latina per il programma di attuazione del “Piano per la prevenzione della corruzione, per la trasparenza e l’integrità”, ha avuto come tema: "Anticorruzione e trasparenza, presidio dei principi costituzionali di legalità, buon andamento e imparzialità della Pubblica Amministrazione

“La corruzione è uno strumento anticoncorrenziale per eccellenza, che blocca il mercato e l’innovazione” ha dichiarato il presidente Cantone durante l’incontro nel foyer del teatro di viale Umberto I.

“La corruzione non si vede, non fa morti, si tratta del modo che i più furbi e i più scaltri hanno di passare avanti - ha proseguito Cantone -.

La legge 190 è un “panicello caldo”, è uno strumento che arriva dopo tanto disinteresse ma rappresenta il primo vero tentativo di azione anticorruzione. E’ rivolta alla prevenzione alla corruzione e raccoglie quanto di meglio è stato fatto a livello internazionale e quindi se osservata ed eseguita bene, può  funzionare”.

Nel foyer del teatro D’Annunzio di Latina erano presenti autorità locali e nazionali, tra cui il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e il sottosegretario Maria Teresa Amici.   

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