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Cronaca

Crack Midal, la Procura chiede il rinvio a giudizio per dodici persone

Sulla richiesta formulata dagli uffici di via Ezio dovrà esprimersi il giudice Iansiti che dovrà fissare l'udienza per la decisione. L'inchiesta aveva portato la Finanza a eseguire a febbraio 5 ordinanze di custodia cautelare

La Procura di Latina ha chiesto il rinvio a giudizio per dodici persone coinvolte nell’inchiesta sul crac della società di supermercati Midal dietro la quale secondo l’accusa si celerebbe una maxi bancarotta.

Oltre alle posizioni principali, i cinque per i quali era scattata la misura cautelare, i sostituti procuratori Raffaella Falcione e Nunzia D’Elia, hanno chiesto il giudizio per altre sei persone, che rispondono di diversi capi d’accusa.

Toccherà ora al giudice per le indagini preliminari Nicola Iansiti fissare l’udienza nella quale dovrà esprimersi sull’istanza della Procura di Latina che a febbraio di quest’anno aveva richiesto cinque ordinanze di custodia cautelare, eseguite dalla guardia di finanza nei confronti di imprenditori e altre figure coinvolte nel crack della Midal Spa, la società del gruppo Izzi che gestiva 18 supermercati a marchio Sidis tra le province di Latina e Roma.

In manette erano finiti Rosanna Izzi, presidente del consiglio d’amministrazione, Paolo Barberini, amministratore delegato, Sergio Gasbarra, presidente del collegio sindacale, Ivo Lucarelli, consigliere delegato e Sandro Silenzi, revisore dei conti. Nessuno di loro si trova ad oggi ristretto in carcere, né ai domiciliari.

Tra i reati principali contestati negli uffici di via Ezio, bancarotta fraudolenta e accesso abusivo al credito, relativi a un presunto buco e a diverse operazioni che secondo l’accusa erano volte a dissipare il patrimonio Midal.

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