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Cronaca

Emergenza giustizia, Di Giorgi convoca la conferenza dei sindaci

Il primo cittadino ha indetto l'incontro per il 25 giugno: "Solo se agiamo compatti a livello istituzionale possiamo far emergere l'esigenza di garantire le attuali circoscrizioni giudiziarie"

Quella vissuta dalla giustizia della provincia pontina è una vera e propria situazione di emergenza. I distaccamenti di Gaeta e Terracina sono a rischio chiusura e il futuro sembra sempre più nero.

Come aveva annunciato nei giorni scorsi, il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi ha convocato per lunedì 25 giugno alle 10.30 presso l’aula consiliare del Comune la conferenza dei sindaci proprio sul tema della giustizia.

“Come mi ero impegnato a fare a seguito del convegno di Gaeta e del successivo incontro pubblico a Latina promosso dalla presidenza del Consiglio comunale, alla presenza di autorevoli esponenti della magistratura e dell’Ordine degli avvocati di Latina - afferma il Sindaco di Latina Di Giorgi – ho convocato nel più breve tempo possibile la conferenza dei sindaci per prendere una posizione chiara e unanime sull’emergenza giustizia nel nostro territorio”.

“Si tratta di una iniziativa assunta anche d’intesa con il senatore Claudio Fazzone, al fine di coinvolgere le istituzioni della nostra provincia in azioni comuni e incisive per dire no alla soppressione delle circoscrizioni giudiziarie di Gaeta e Terracina e, più in generale, per sollevare l’attenzione sui gravi problemi della giustizia in provincia di Latina. Nel corso della conferenza dei sindaci di lunedì proporrò che ogni Consiglio comunale approvi all’unanimità una mozione-tipo contro questa ipotesi di chiusura delle circoscrizioni giudiziarie. Ripeto, solo se riusciamo ad agire in maniera compatta a livello istituzionale possiamo far emergere questa esigenza di garantire le attuali circoscrizioni giudiziarie”.

Il sindaco Di Giorgi ribadisce poi le motivazioni per le quali ritiene sarebbe deleterio chiudere le circoscrizioni di Gaeta e Terracina: “Confermo che non si tratta di una questione di campanilismo ma di una reale emergenza. Far passare questa riforma per un risparmio di costi è assurdo perché i numeri parlano chiaro: in caso di soppressione delle circoscrizioni in oggetto non si avrebbe alcun risparmio per le casse dello Stato. Sarebbe infatti necessario avere nuove aule giudiziarie, mezzi e risorse presso il Tribunale di Latina, che è già al collasso, con costi altissimi. Dunque non ci sarebbe alcun risparmio, così come è chiaro che rispetto all’attuale configurazione degli uffici giudiziari pontini non si può avere alcuna razionalizzazione visto che le strutture sono già spremute al massimo”.

“Infine, non è per nulla da trascurare la specificità del nostro territorio come zona di confine, suscettibile ad infiltrazioni della criminalità. In caso di smantellamento degli uffici giudiziari è evidente che avremmo gravi ripercussioni sul controllo del territorio rispetto alla criminalità”.

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