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Cronaca

Sanità, cliniche al collasso a Latina: Cusani attacca la Regione

Il presidente accusa la Regione di "non considerare le esigenze e le urgenze della provincia di Latina"; due esempi, le gravi realtà della Sorriso sul Mare di Formia e della Città di Aprilia

Per il presidente della Provincia Armando Cusani sono l’emblema della grave situazione della sanità pontina come anche il chiaro esempio dell’indifferenza della Regione Lazio nei confronti delle problematiche del territorio pontino.

Le due cliniche “Sorriso sul Mare” di Formia e “Città di Aprilia” versano in condizioni disastrose. La prima nel mese di febbraio ha messo in mobilità 39 lavoratori, l’altra opera al 50%. Queste due realtà sono per Cusani la conferma dell’”approssimazione che regna in Regione Lazio anche sul tema del riassetto della rete sanitaria”. Entrambe “rischiano la chiusura con grave nocumento rispetto ai servizi sanitari resi ai cittadini e all’occupazione di decine di medici, paramedici e personale ausiliario”.

LE RIFLESSIONI DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ARMANDO CUSANI  - “Sarà forse un caso – afferma il presidente Armando Cusani - ma da anni persiste un inconfutabilmente dato: la Regione Lazio continua imperterrita a non considerare le esigenze e le urgenze della Provincia di Latina, procurando di fatto notevoli danni economici e sociali. Percorso che meglio si comprende conoscendo i fatti che coinvolgono e per certi aspetti legano in un sinistro fil rouge la Casa di Cura “Città di Aprilia” e “Sorriso sul Mare”.

"Quest’ultima accreditata per 135 posti letto nel dicembre del 2010 con un decreto del Commissario ad acta della sanità della Regione Lazio nel ridefinire l’offerta complessiva disponendo la riconversione in struttura sanitaria terapeutico - riabilitativa. Un provvedimento che ha modificato radicalmente i livelli assistenziali dei pazienti e occupazionali, tanto da imporre alla proprietà della clinica il 21 febbraio 2012 di collocare in mobilità 39 lavoratori. Eppure le soluzioni per la salvaguardia della clinica “Sorriso sul Mare” ci sono tutte, anche in virtù della legge 9/201 sugli ospedali psichiatrici giudiziari”.

Altro caso esemplare dello scasso che si sta compiendo sulla sanità laziale, a prescindere dal rientro dal deficit, è quello della Clinica “Città di Aprilia”.

“Qui la Regione Lazio – sostiene Cusani - non paga per i servizi che la clinica assicura ad un territorio che va da Pomezia a Latina, con 150 posti letto, 34mila prestazioni del pronto soccorso, 2mila interventi chirurgici l’anno. Numeri importanti che rappresentano un sostanziale alleggerimento per gli intasati ospedali della Capitale e il Santa Maria Goretti di Latina. Da mesi, però, la clinica lavora al 50% della sue potenzialità e deve ancora ricevere dalla Regione Lazio 3 milioni e mezzo di euro”.

“Le colpe della Clinica “Città di Aprilia”? Nessuna! Eppure la Regione Lazio ha ritenuto che le spese per la sanità di Aprilia fossero uno spreco, con il risultato è che sui 150 posti letto disponibili la struttura ne sta utilizzano neanche 60. Però il budget regionale è fatto salvo. Chiaramente e ancora una volta a danno della qualità dell’offerta sanitaria che si propone ai cittadini della provincia di Latina”.

“Per le argomentazioni espresse il presidente Armando Cusani scriverà alla Regione Lazio sostenendo le giuste ragioni della Clinica “Sorriso sul Mare” e “Città di Aprilia”, sollecitando inoltre l’istituzione nel dispensare a tutti i cittadini, in egual misura, servizi di buona sanità”.

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