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Cronaca Sezze

Daniele Nardi lancia la sua sfida: scalare il Nanga Parbat d’inverno

L'alpinista di Sezze cerca un posto negli annali dell'alpinismo: nessuno è ancora riuscito a violare la vetta pakistana nel periodo invernale. Partirà con una spedizione internazionale

Una scalata che lo porterebbe direttamente nella storia dell’alpinismo. È quella che sta preparando Daniele Nardi, pronto per tornare per l’ennesima volta sull’Himalaya, dove ha già salito alcune delle montagne più alte della Terra, i cosiddetti “ottomila”, cioè le vette che riescono a superare quota ottomila metri. L’alpinista di Sezze, 36 anni, proverà a tornare in cima al Nanga Parbat, che ha già scalato nel luglio 2008. Ma stavolta proverà a fare quello che ancora non è riuscito a nessuno: salire gli 8125 metri della nona montagna del pianeta in pieno inverno.

La nuova avventura di Nardi partirà il 21 dicembre, quando si imbarcherà nuovamente per il Pakistan. Il Nanga Parbat è dunque una delle tre vette - gli altri sono il K2 e il Broad Peak - a non esser mai stata scalata d’inverno, il periodo ovviamente peggiore per le salite ad alta quota. Questa mattina l’alpinista pontino ha presentato la sua spedizione presso la sala del Carroccio in Campidoglio.

“Sono tranquillo - racconta Nardi, reduce da un infortunio alla spalla che lo ha tenuto fermo per quasi un anno - perché gli allenamenti procedono bene. La struttura del Coni di Formia mi ha sostenuto molto. E sono carico per questa esperienza”.

Lo scalatore di Sezze farà parte di una spedizione alpinistica che comprende anche un pakistano, due ungheresi e un americano. Diverse cordate negli ultimi anni hanno provato a violare il Nanga Parbat – dall’inquietante soprannome “La montagna del diavolo” – nel periodo invernale, ma hanno dovuto desistere dall’impresa.

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