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Cronaca Castelforte

Rifiuti romani nelle province laziali, il Consiglio di Stato dice sì

Accolto il ricorso presentato dal ministro Clini contro la sentenza del Tar del Lazio che aveva bloccato il suo decreto per il trasferimento dei rifiuti in quattro siti, tra cui Castelforte

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del ministro dell'ambiente Corrado Clini contro l'ordinanza del Tar del Lazio che ha sospeso il decreto che disponeva il trasferimento dei rifiuti di Roma in quattro siti del Lazio.

Il Tribunale amministrativo regionale aveva sospeso il decreto del ministro Clini che aveva permesso il 15 gennaio scorso al commissario per l'emergenza rifiuti, Goffredo Sottile, di individuare quattro impianti dove destinare i rifiuti indifferenziati di Roma, Fiumicino, Ciampino e Stato del Vaticano.

I quattro impianti che secondo il piano dovrebbero ricevere i rifiuti della Capitale, evitando così l'emergenza nella capitale, sono quelli di Albano Laziale (Roma), Viterbo, Colfelice e Castelforte. Il ministro dell'Ambiente, dopo la sentenza del Tar, aveva subito fatto ricorso in appello presso il Consiglio di Stato, che rappresenta l'ultimo grado di giudizio in materia di controversie tra Stato ed enti locali.

Contro il trasferimento dei rifiuti della Capitale in territorio pontino si erano espresse negative, seppur in ordine sparso, tutte le forze politiche. Contro il decreto si erano costituiti il Comune e la Provincia di Latina

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