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Cronaca Cisterna di Latina

Desirée, convalidati i tre fermi: uno solo risponde all'interrogatorio del gip

Il nigeriano Alinno Chima al suo avvocato: "Non mi sarei permesso di toccarla, si vedeva che era una bambina"

Il gip del tribunale di Roma Maria Paola Tomaselli ha convalidato il fermo dei tre indagati, arrestati per la morte di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna trovata morta a Roma. Il magistrato si è riservato e nelle prossime ore deciderà in merito alla misura cautelare a carico dei tre uomini. Secondo quanto si apprende due degli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre il terzo avrebbe risposto alle domande del gip dichiarando: "Io non c'entro nula con questa storia, sono stati altri".

Il nigeriano Alinno Chima, secondo quanto riportato dall'Adnkronos, avrebbe però riferito al suo difensore: "Non mi sarei mai permesso neanche di toccare Desirée perché si vedeva che era una bambina". "Il mio assistito - ha precisato il legale - ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere perché non è in grado di capire di che cosa è accusato".

Annullata per il maltempo la fiaccolata a Cisterna

I reati ipotizzati a loro carico sono omicidio, violenza sessuale e cessione di stupefacenti. Gli stessi reati sono stati contestati al quarto uomo fermato ieri a Foggia, il cittadino del Gambia Yusid Salia, che deve rispondere anche di detenzione e spaccio di droga perché trovato in una baracca con circa 11 chili di stupefacenti.

Il video del quarto arresto scattato a Foggia

Le indagini della squadra mobile di Roma vanno avanti però per rintracciare altre persone presenti quella sera nello stabile abbandonato di via dei Lucani, a San Lorenzo. Intanto, fino alla tarda serata di ieri sono state ascoltate ancora, negli uffici della Questura di Roma, altre persone informate dei fatti. Il corpo della giovane di Cisterna non è ancora tornato nella disponibilità della famiglia. 

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