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Cronaca Borgo Montello

Borgo Montello, le osservazioni alla perimetrazione della discarica

Presentate da 13 cittadini della frazione di Latina aderendo all'istruttoria pubblica del 26 settembre del Comune di Latina allo scopo di porre un freno all'espandersi della discarica

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

Presentate le osservazioni alla perimetrazione della discarica di Borgo Montello da 13 cittadini e dalla federazione regionale del Lazio dei Verdi. Aderendo all’istruttoria pubblica del 26 settembre (assenti tanto per cambiare la forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione)  del Comune di Latina allo scopo di riempire un vuoto regolamentare, nell'area della discarica con uno strumento di pianificazione urbanistica ,che negli ultimi trent'anni ha portato la discarica ad allargarsi a suon di decreti firmati dalla Regione Lazio e sempre subiti passivamente dal Comune di Latina.

Si ratta secondo il Comune di Latina, la perimetrazione delle aree già adibite a discarica e la realizzazione di ristori per le popolazioni che vivono a ridosso della discarica, nonché la possibilità di usufruire, da parte di queste, di forme di compensazione per le proprietà che hanno subito una forte svalutazione.

Tale variante urbanistica, per il Comune di Latina, pone fine all'allargamento della discarica, prevedendo la compensazione per chi più degli altri ha subito il peso di questa servitù, il recupero e la riutilizzazione per fini pubblici delle aree all'interno delle quali sono ubicati gli impianti. Nelle osservazioni presentate lo scopo principale è di rendere residuale la discarica nel ciclo dei rifiuti, attuando la raccolta differenziata e gli impianti di trattamento degli stessi, dicendo basta al conferimento del tal quale. Il conferimento in discarica di Borgo Montello-Latina deve avvenire in conformità alla normativa UE sui rifiuti (direttiva 1999/31/CE del Consiglio del 26 aprile 1999 relativa alle discariche di rifiuti) come riportato nella nota della Commissione Europea del 31 maggio 2012, costituendo invece una seria minaccia alla salute umana e all'ambiente.

In seguito al mancato rispetto della normativa europea nelle discariche del Lazio, è arrivata la comunicazione di richiesta di informazioni per valutare l’apertura della procedura di infrazione verso la Regione Lazio e di conseguenza verso gli enti locali responsabili (provincia e comuni).Le indagini dell'ARPA  nel periodo d'indagine luglio 2005-luglio 2006 hanno rivelato un significativo inquinamento e contaminazione delle falda acquifera dell'intero corpo discarica. Il commissario straordinario ARPA Lazio dott. Carrubba ha confermato dinnanzi la Commissione Legalità della Regione Lazio il 17 luglio 2012. "Noi a Borgo Montello abbiamo l'inquinamento ambientale,e non lo diciamo adesso, l'Arpa lo dice dal 2005" e ancora " Borgo Montello quindi è un sito inquinato,su questo non ci piove". A questo punto le osservazioni tecniche e urbanistiche:

a)     Ogni nuovo progetto dovrà farsi carico del risanamento ambientale (aria, acqua, suolo, falde) dell’inquinamento accertato e dichiarato dall’ArpaLazio regionale; La variante urbanistica dovrà altresì fare riferimento alle norme regionali in materia di risanamento di aria, acqua e suolo;
b)    Ogni progetto dovrà essere preceduto dall’indagine epidemiologica e dall’analisi di indagini epidemiologiche in aree simili e degradate;
c)     Togliere dalla perimetrazione delle aree della discarica quelle che comprendono impianti non previsti dalla normativa europea e dal piano regionale dei rifiuti. Nel particolare che vengano tolti impianti di incenerimento rifiuti e di produzione di energia elettrica con biomasse.
d)    Che vengano inserite le norme per miglioramento ambientale e paesaggistico quali: posa a dimora di essenze di alto fusto per l’intero perimetro per almeno una fascia di m 30 verso tutti i confini; realizzazione di impianti di abbattimento degli odori; realizzazioni di stazioni fisse di monitoraggio delle emissioni in atmosfera, odori, di pozzi piezometrici per l’analisi continua dell’acqua;
e)     Che siano completate le opere di urbanizzazioni in tutte le aree e le strade per un raggio di almeno 2 km dai confini delle aree perimetrate dal comune di Latina con acquedotto pubblico e con fognatura pubblica;
f)      Che sia collegato alla perimetrazione urbanistica il piano del traffico consentito solo ai mezzi dei residenti, ai mezzi agricoli, di trasporto ai servizi dei residenti oltre a quelli a servizio della discarica con impianto di video sorveglianza sulle varie strade di accesso;
g)     Che anche per gli impianti non soggetti alla Direttiva Seveso sia redatto il piano di emergenza esterno, che la popolazione sia informata sui rischi sanitari, in materia di sicurezza sul lavoro con impatto all’esterno, che venga redatto il piano di evacuazione in caso di emissioni fuori norma anche odorigene;
h)    Che venga adottata la variante urbanistica per la presenza di impianto soggetti alla Direttiva Seveso con obbligo per tutti i nuovi impianti di dimostrare che non viene aumentato il livello di rischio;
i)       La variante urbanistica dovrà essere conforme al PTPR della Regione Lazio e lo dovrà recepire (vedere tavole “A sistemi ed ambiti paesaggio”, “B beni paesaggistici” e  “C beni dei patrimoni naturale e culturale”);
j)       Si chiede che il Sindaco di Latina emetta il parere ai sensi degli art. 216 e 217 del R.D. 27 luglio 1934 n. 1265 compreso nel testo unico delle leggi sanitarie.

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