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Cronaca

Il documentario sul campo profughi al festival "Visioni dal mondo, Immagini dalla realtà"

Il lavoro di Emanuela Gasbarroni "Fuga per la libertà” selezionato in concorso al festival Internazionale che si svolgerà a Milano dal 5 all’8 ottobre 2017. Il 20 ottobre la proiezione anche a Latina

Fuga per la Libertà” al festival Internazionale "Visioni dal mondo, Immagini dalla realtà”. Importante traguardo per il documentario di Emanuela Gasbarroni sul campo profughi di Latina, selezionato in concorso alla rassegna che si svolgerà a Milano dal 5 all’8 ottobre 2017 .

Il film verrà proiettato il 6 ottobre alla sala dell'Unicredit Pavillon. Nel corso del festival internazionale è prevista la proiezione in anteprima assoluta di 12 titoli che, selezionati tra gli oltre 200 documentari pervenuti, concorreranno ai premi: Premio UniCredit Pavilion di 5.000 euro – assegnato da autorevoli giurati quali Chris McDonald, presidente di Hot Docs il più grande festival di documentari del Nord America, Minnie Ferrara, produttrice e direttore della Scuola di Cinema Antonioni, Paolo Madron, scrittore e giornalista, Davide Ferrario, regista e documentarista e Maurizio Nichetti, regista, attore e sceneggiatore –; Premio UniCredit Pavilion Giovani di 2.500 euro – conferito da una giuria composta da studenti delle facoltà e delle scuole di cinema milanesi più rappresentative -; Riconoscimento Rai Cinema, che prevede l’acquisizione dei diritti televisivi per le Reti Rai.

Un bellissimo risultato partecipare a questo festival, che vanta presenze e collegamenti importantissimi” commenta Emanuela Gasbarroni. 

La proiezione a Latina

 Il 20 ottobre, invece, ci sarà invece la proiezione a Latina per condividere con la città “un film documentario realizzato con grande sforzo produttivo e dopo tanta ricerca negli archivi, nella scelta delle storie personali, nei cataloghi multimediali”. Il film verrà proiettato nell'ambito di tre giornate di eventi dedicati sia alla commemorazione per i 60 anni dell'istituzione del campo profughi "Roberto Rossi Longhi" sia ad una riflessione sul tema delle migrazioni oggi.

Gli eventi si svolgeranno nelle giornate del 19,20 e 21 ottobre presso la sala conferenze del liceo scientifico G.B Grassi e la sede dell'Università La Sapienza a Latina (dove un tempo c'era il campo profughi) e prevedono conferenze, reading, visite guidate al campo, proiezioni.

“Per l’occasione -spiega la regista - interverrà anche il nipote e il fratello di Roberto Rossi Longhi, che dopo aver pianificato per conto del C.I.M.E la ricollocazione delle migliaia di rifugiati ungheresi, mori per un tragico incidente pochi mesi prima dell'inaugurazione del campo, avvenuta nell'ottobre 1957. Aveva 31 anni e a lui verrà dedicata l'intitolazione del campo proprio il 20 ottobre 1957”.

Non mancherà un evento artistico, visto che ci sono nelle case pontine  molte opere realizzate da artisti che si trovavano al campo. All'importante lavoro organizzativo collabora una classe del terzo Liceo Scientifico G.B. Grassi di Latina che nell'ambito del progetto di alternanza scuola lavoro, non solo sta ricevendo tutte le informazioni storiche ma sta collaborando anche attivamente alla fase organizzativa, della comunicazione e della preparazione dei contenuti. 

Il progetto è stato scritto e realizzato da Emanuela Gasbarroni e vede il contributo di esperti della materia, per fornire ai ragazzi informazioni corrette sulla tematica delle migrazioni. L'Amministrazione Comunale di Latina e la Facolta di Economia dell'Università  La Sapienza stanno seguendo il progetto e l'organizzazione delle giornate delle migrazioni. Il programma dettagliato verrà diramato nelle prossime settimane.

Il documentario “Fuga per la libertà”

“Il film, prodotto da Mela Magnum Production  narra le vicende del campo profughi Rossi Longhi che dall'ottobre 1957 (all'indomani dell'invasione dell'Ungheria) fino al 1989 (caduta del muro di Berlino) ha visto il passaggio di circa 100 mila rifugiati che scappavano dai paesi dell'est. Dopo alcuni mesi nel campo a Latina i profughi andavano in Canada, Australia e Stati Uniti. Attraverso le esperienze di Mihai (ingegnere rumeno scappato negli anni settanta, oggi vive a Parigi), Aurelia  (Polacca scappata nel 1980 oggi è docente su tematiche legate alle migrazioni alla York University a Toronto) e Alex (rumeno scappato nel 1982 oggi lavora al Dipartimento di Stato Americano) e con numerosi altri testimoni si ricompone la complessa geografia umana e sociale del campo”.

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