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L'operazione a Napoli

Traffico di droga sulla rotta Olanda-Spagna-Italia: tra gli 11 arrestati quattro pontini

Nell'operazione della Finanza di Napoli sono coinvolti Stefano Cerilli, i fratelli Gianluca e Massimiliano Del Vecchio e il tunisino Mohamed Boughriba,

I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli, sotto il coordinamento della direzione distrettuale antimafia partenopea, hanno dato esecuzione ieri, 6 aprile, a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 11 indagati, a vario titolo accusati dei reati di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Le attività investigative, condotte dal Gico di Napoli, hanno fatto emergere l'esistenza di un traffico di hashish e cocaina sulla rotta Olanda-Spagna-Italia e consentito di individuare l'esistenza di due gruppi criminali che operavano con la collaborazione di cittadini sudamericani che avevano base in Spagna.

Nel corso delle indagini erano già stati sottoposti a sequestro oltre 600 chili di hashish e 12 chili di cocaina ed erano state tratte in arresto, in flagranza di reato, tre persone. 

L'operazione della Finanza tocca anche la provincia di Latina, con l'arresto, tra gli 11 indagati, di quattro persone residenti sul territorio. Si tratta di Stefano Cerilli, 33enne nato a Sezze, dei fratelli Massimiliano e Gianluca Del Vecchio, 39enni originari di Fondi, e di Mohamed Boughriba, 30enne nato in Tunisia e residente a Cisterna.

La figura del primo, Stefano Cerilli, come emerge dalle carte dell'ordinanza di custodia cautelare, "è centrale nello svolgimento dei traffici di droga, avendo svolto il ruolo di referente in Italia per i suoi complici colombiani occupandosi anche dello stoccaggio e della logistica dei narcotici a Sezze, oltre che di intermediario con gli acquirenti". Per il gip che firma l'ordinanza si tratta di una "personalità fortemente negativa, indice del suo grado di dedizione a crimini come quelli in esame, confermata dai suoi precedenti di polizia per traffici di droga benché sia una persona formalmente incensurata". Il 17 aprile 2020 Cerilli era stato arrestato con 6.500 chili di cocaina occultati all'interno dell'auto, e per la detenzione di un chilo di cocaina, 200 grammi di hashish e 44 di marijuana  oltre che di 64mila euro nella sua abitazione.

Quanto ai fratelli Del Vecchio, Massimiliano, come ricostruisce il giudice, gestiva importanti traffici di droga nonostante all'epoca dei fatti fosse ristretto ai domiciliari in una comunità, servendosi dei suoi più stretti complici e del fratello Gianluca. Grazie all'aiuto del tunisino intendeva importare dal Sud America  una partita di ben 80 chili di cocaina, "quantitativo - come si legge nell'ordinanza - significativo delle sue capacità di distribuzione sul territorio nazionale". Gianluca Del Vecchio svolgeva sostanzialmente il ruolo di esecutore delle direttive impartite dal fratello consentendogli di gestire importanti traffici nonostante la sua detenzione.

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