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Giovedì, 7 Dicembre 2023
Il dossier

Ecomafia 2023: Latina tra le 20 province peggiori per reati ambientali. Quarto il Lazio

Il dossier di Legambiente sui dati del 2022. Peggiora di una posizione la sua classifica l’intera regione; al territorio pontino maglia nera per gli incendi boschivi, male anche per illegalità nel ciclo dei rifiuti e del cemento

Il Lazio è la quarta peggior regione per numero di reati ambientali in tutto il Paese; Roma è la peggior provincia nazionale in assoluto per il secondo anno consecutivo, ma non fa meglio il territorio pontino: la provincia di Latina è infatti tra le 20 peggiori in tutta Italia, piazzandosi al 16esimo posto con 485 reati - ma lo scorso anno era decima -. 

Questa è solo una parte del quadro che emerge dal Rapporto Ecomafia 2023 che è stato presentato oggi da Legambiente e che racconta la situazione lungo tutto lo stivale per quanto i reati ambientali registrati da tutte le forze dell’ordine nel corso dell'anno 2022. 

Nella nostra regione “il quadro complessivo è estremamente negativo su tutti i parametri” commentano da Legambiente Lazio: come detto è la quarta peggiore per numero di reati ambientali complessivi (era al 5° posto nell'edizione 2022) con 2.642 reati, 2.183 persone denunciate, 29 arresti, 812 sequestri, 4.651 illeciti amministrativi e 4.848 sanzioni amministrative. Solo a Roma i reati sono 1.315 reati e 1.952 gli illeciti amministrativi.
“Le Ecomafie aggrediscono in maniera pesantissima il territorio della nostra regione, con lo smaltimento illecito dei rifiuti ma anche abusivismo edilizio, reati contro la fauna, incendi boschivi e reati contro il patrimonio culturale - dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio - e un allarme viene in particolare dal territorio della Città Metropolitana di Roma che rimane, per il secondo anno consecutivo, la peggiore delle province in tutta Italia per i numeri complessivi, consolidando il suo triste primato".

I dati del report 

Secondo i dati del rapporto, per le sole illegalità nel ciclo dei rifiuti, il Lazio è la terza peggior regione con 543 reati, 679 persone denunciate, 17 arresti, 217 sequestri, 834 illeciti amministrativi e 859 sanzioni amministrative. Nella Top 20 delle peggiori provincie troviamo Roma in 2° posizione nazionale dopo Napoli con 288 reati e 335 illeciti amministrativi; Latina è ottava con 108 reati e 223 illeciti, Frosinone 14esima con 83 reati e 83 illeciti. In provincia di Viterbo sono stati 39 i reati e di Rieti 20. Il Lazio è poi al quarto posto per il numero di incendi in impianti di trattamento dei rifiuti con 144 roghi negli ultimi 10 anni. Spostando poi l’attenzione sul ciclo del cemento illegale, il Lazio al 7° posto tra le peggiori regioni con 729 reati, 820 persone denunciate, 4 arresti, 176 sequestri, 1.351 illeciti amministrativi e 1.589 sanzioni amministrative. Tra le province, Roma è in ottava posizione con 216 reati e 265 illeciti amministrativi, Latina all’11° posto con 192 reati e 448 illeciti. In provincia di Frosinone registrati 70 reati, di Rieti 44 e di Viterbo 32. Per i reati contro la fauna il Lazio è la seconda peggior regione con 694 reati, gran parte consumati in provincia di Roma che con 589 reati è la peggior provincia in assoluto; 51 reati contro la fauna sono stati commessi in provincia di Latina - è in 22esima posizione -, 21 a Frosinone, 17 a Rieti e 16 a Viterbo. Nella classifica degli ettari di territorio attraversati da incendi boschivi il Lazio è al terzo posto con 4.323 ettari colpiti da roghi colposi o dolosi. Maglia nera regionale alla provincia di Latina sesta nella classifica nazionale con 128 incendi; poi al 12° posto quella di Frosinone con 106 e al 13° quella di Viterbo con 101.

Ecomafia 2022: i dati del report dello scorso anno

Goletta Verde a Ventotene 

E un appello alla Legalità è arrivato dalla Goletta Verde, l'imbarcazione del cigno verde in questi giorni ormeggiata a Ventotene a bordo della quale questa mattina sono stati raccontati questi numeri terribili, insieme alle forze dell'ordine, a Libera del Sud Pontino, ai parchi della provincia di Latina durante la tappa della Campagna itinerante che naviga in queste ore lungo le coste del Lazio. "Ci rivolgiamo alla Regione chiedendo urgentemente l’istituzione di un nuovo Osservatorio Ambiente e Legalità per investire sulla legalità e dare possibilità alla cittadinanza di denunciare velocemente ogni illecito; ma ci rivolgiamo anche a tutti i Comuni, perchè ciascuno per propria parte faccia in modo che ogni occhio sia vigile contro la presenza così corposa delle Ecomafie del Lazio, e perchè non si lascino spazi all’azione degli ecomafiosi costruendo, in particolare sulla gestione dei rifiuti, una filiera sana nel solco delle regole di sostenibilità ed economia circolare. Non possiamo infine - conclude Scacchi - che ringraziare l’eccellenza di tutte le nostre forze dell’ordine per l’enorme lavoro di contrasto e denuncia che mettono in campo quotidianamente".

"Con questi nuovi dati che emergono dal Rapporto Ecomafie non si può che rafforzare l'azione giuridica della nostra associazione - commenta l’avvocato Diego Aravini presidente del CEAG Centro di Azione Giuridica nazionale e regionale del Lazio di Legambiente - con esposti, denunce, azioni di salvaguardia, monitoraggi del territorio. Per farlo chiediamo la collaborazione attiva di tutti quei professionisti che vogliano rendersi protagonisti di un grande contrasto alle ecomafie, perché si generi una azione collettiva di impegno sociale e cittadinanza attiva, architrave imprescindibile nella costruzione di percorsi di legalità nella nostra Regione".

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