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Cronaca

Ecosistema urbano “boccia” Latina, le reazioni del mondo politico

Per il consiglieri Patarini bisogna sottolineare che i "dati riportati nell'indagine sono relativi al 2011", mentre Porcari del Pd definisce "sconfortante il dato sul trasporto pubblico"

La fotografia scattata da Ecosistema Urbano, l’indagine annuale di Legambiente, sulla provincia di Latina regala un’immagine desolante. Il report, infatti, relega la provincia pontina al terzultimo posto tra le città medie, 42esima su 44.

Inevitabile la reazione del mondo politico pontino all’indomani della pubblicazione dei dati.

MAURIZIO PATARINI, CONSIGLIERE COMUNALE DI MAGGIORANZA – “Va precisato che i dati riportati da Ecosistema Urbano sono riferiti al 2011, anno d'insediamento dell'attuale consiglio comunale, che testimoniano la presenza di ritardi strutturali ai quali stiamo già ponendo rimedio. Mi preme ricordare che dal 2012 è iniziato l'anno zero in questo percorso virtuoso del Comune di Latina, quindi sui dati di Ecosistema urbano del prossimo anno vedremo i risultati, i miglioramenti” ha commentato Patarini.

“Basti pensare a iniziative adottate dal Comune come il Patto dei sindaci, la Carta delle città in bici, gli acquisti verdi e il modello smart city, tutti provvedimenti che hanno data 2012. Con questo non voglio giustificare la posizione in classifica di Latina, ma puntualizzare dati e fatti”.

Una considerazione viene fatta poi da Patarini sulle modalità con cui viene condotta l’indagine, “descrivere il funzionamento dell'indagine Ecositema urbano: si tratta di moduli inviati ai Comuni che contengono una serie di domande sul numero di piste ciclabili, isole pedonali, qualità dell'aria ecc. che interessano più uffici comunali, moduli ai quali non sempre si risponde con dati aggiornati. Con questo non voglio dire che va tutto bene, non sarebbe giusto, ma ritengo che non sia neanche giusto che Legambiente affronti un'indagine cosi importante senza entrare nel merito delle cose e dei processi che un’amministrazione sta mettendo in piedi, anche con difficoltà visto la scarsità di risorse che vengono messe a disposizione delle pubbliche amministrazioni”.

"Invito il presidente di Legambiente Lazio a conoscere, per esempio, il modello che stiamo codificando per l'approccio smart city, o conoscere quali saranno i progetti di ciclabilità e il prossimo nostro servizio di mobility management che consentirà di inserire nella pianificazione dell'ente tutti quegli strumenti rivolti a trasformare il nostro in un comune virtuoso” ha concluso Patarini.

FABRIZIO PORCARI, CONSIGLIERE COMUNALE DEL PD – “Tra i punti più bui di questa classifica – commenta Porcari – c’è la raccolta differenziata dei rifiuti, ferma al 30,8% con la reintroduzione dei cassonetti nel centro cittadino che disincentivano la differenziazione. Molto preoccupante è anche il dato, altissimo rispetto alle altre città, che riguarda la dispersione idrica. Ma il dato oggettivamente sconfortante è quello che riguarda il trasporto pubblico urbano”.

Latina è ultima per il rapporto tra auto e cittadini (ci sono 73 auto e 12 motocicli ogni cento abitanti); tra chilometri di linee urbane e abitanti; tra numero di abitanti e isole pedonali (con il risibile 2 centimetri quadri per abitante); e lo stesso vale per le piste ciclabili con 2,81 metri ogni cento abitanti.

“Sono numeri che non descrivono certamente una città europea e moderna come dovrebbe essere Latina – continua Porcari – che nonostante il cambio di amministrazione e la tanto sbandierata discontinuità con il passato si conferma ancora negli ultimi posti della classifica.  Questi dati, soprattutto quelli inerenti l’uso di automobili e motocicli, evidenziano un problema chiaro: non c’è una mobilità alternativa alle auto. Le piste ciclabili sono insufficienti, il trasporto pubblico urbano è inefficiente: gli abitanti sono costretti a utilizzare l’automobile. Non si tratta di una cultura sbagliata, ma della mancanza di un’alternativa".

“In qualità di forza di opposizione costruttiva – suggerisce il consigliere del Pd – noi proponiamo che Latina si doti il prima possibile di un piano urbano del traffico, obbligatorio per legge. Il secondo passaggio dovrebbe essere un nuovo piano di trasporto pubblico urbano, perché l’affidamento è scaduto a dicembre 2010 si va avanti con le proroghe. Deve essere ridisegnata completamente una nuova rete di trasporto pubblico urbano, perché quella attuale è inadeguata e inefficiente”.

“È inoltre necessario studiare e realizzare (solo i proclami non bastano più a questa città) una nuova rete di piste ciclabili. Va favorita - conclude il consigliere Fabrizio Porcari - una mobilità alternativa creando una bella isola pedonale nel centro storico che rimarrebbe chiuso al traffico tutto il giorno tutti i giorni della settimana, come Latina ha necessita e merita. La tanto sbandierata smart city deve essere realizzata con fatti concreti e non solo attraverso dichiarazioni di intenti e comunicati stampa”.

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