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Cronaca

Emergenza sicurezza, l’appello del Partito Democratico al prefetto

Richiesta di un incontro urgente da parte di La Penna, Moscardelli, Forte e Di Mambro per discutere la situazione della legalità in provincia e dei gravi episodi di intimidazione nel comprensorio dei Monti Lepini

Emergenza sicurezza nella provincia pontina e in particolare – e gli inquietanti episodi degli ultimi mesi ne sono una testimonianza – nel comprensorio dei Monti Lepini.

L’appello per un urgente incontro in Prefettura arriva da alcuni esponenti politici e istituzionali del Partito Democratico, sempre più preoccupati di come l’onda di violenza e illegalità stia travolgendo anche il territorio pontino.

Tanti gli argomenti e le problematiche di cui discutere, dalla scia di fuoco che sta attraversando i territori tra Priverno e Manza, ma anche le segnalazioni del presidente del Tar di Latina e della Dda sul dilagare di fenomeni di illegalità e violenza che non vanno sottovalutati.

“I recenti e molteplici episodi di intimidazione concentratisi nelle ultime settimane nell’area compresa nei comuni di Priverno e Maenza, nonché alcuni accadimenti anch’essi di probabile matrice dolosa avvenuti nel comune di Sezze, ci inducono a concentrare la nostra attenzione sul tema della sicurezza e della legalità anche nel comprensorio Lepino” scrivono il segretario provinciale del Pd Salvatore La Penna, il senatore Claudio Moscardelli, il consigliere regionale Enrico Forte e il responsabile provinciale giustizia e lgalità Luigi Di Mambro. 

Ma non solo, le preoccupazioni per la provincia di Latina, non sono certo finite. “Più in generale – prosegue il documento inviato al prefetto D’Acunto - già dal Presidente del TAR e dalla Direzione Distrettuale Antimafia sono arrivate nei giorni scorsi ulteriori allarmanti segnalazioni ufficiali su estesi fenomeni di illegalità in provincia di Latina, che vanno contrastati con ogni mezzo.

Le denunce del Presidente del TAR del Lazio, Sezione Distaccata di Latina, riguardano  tra l’altro i numerosi abusi edilizi, specie in aree sottoposte a vincolo ambientale- già noti ma ulteriormente ed ufficialmente evidenziati dal Magistrato Amministrativo in sede di inaugurazione dell’ anno giudiziario- segnalano un preoccupante  fenomeno di illegalità che richiede un potenziamento del contrasto da parte delle Istituzioni. Emergono - o comunque vanno accertate e combattute con fermezza - responsabilità di singoli e di gruppi che agiscono con violenza intimidatrice contro l’interesse degli imprenditori e della collettività, come sta di fatto avvenendo nell’area lepina, ove è necessario un potenziamento dei presidi delle forze dell’ordine”.

E poi, “le ulteriori segnalazioni della Dda in ordine all’esteso fenomeno di riciclaggio di denaro “sporco” attraverso il circuito di alcune società finanziarie, commerciali e in determinati settori dell’ edilizia rappresentano un ulteriore motivo di allarme, sul quale siamo certi che la S.V. continuerà a mantenere alto il livello di attenzione, ma che richiede un ulteriore e più organizzato argine ad una definitiva penetrazione della criminalità organizzata nel territorio pontino.

Questi fenomeni – che da anni sono denunciati da singoli, associazioni ed Istituzioni - sono ormai da considerarsi a livelli di guardia per la nostra provincia: una vera emergenza su cui occorre fare un’ ulteriore sintesi ed approntare un piano che coinvolga tutti i soggetti chiamati a contrastarli, in primis gli enti locali e le forze dell’ordine, ma anche i singoli cittadini e la comunità provinciale che deve essere oggetto di una ancor più efficace campagna di sensibilizzazione”.

Da qui la necessità di richiedere un incontro urgente per “illustrare le preoccupazioni e le proposte, e dare un segnale di concreta rassicurazione verso i cittadini e le imprese già messe a dura prova dalla crisi economica e congiunturale”.

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