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Cronaca

Erosione e frane, Simeone: “Investire sulla prevenzione”

L'intervento del consigliere comunale del Pdl che si rivolge direttamente al presidente Zingaretti: "Erosione e frane sono, come dimostra la cronaca di questi giorni, due ferite aperte della provincia di Latina"

Investire nella prevenzione per non continuare a rincorrere l’emergenza. Questo il monito del consigliere regionale del Pdl, Giuseppe Simeone, che si rivolge al presidente Zingaretti soprattutto alla luce di quanto accaduto nell’ultima settimana sul lungomare di Latina divorato dall’erosione.

“Erosione e frane sono, come dimostra la cronaca di questi giorni, due ferite aperte della provincia di Latina come ha evidenziato anche l’ordine dei geologi del Lazio – ha commentato Simeone -. Erosione e frane che stanno colpendo la provincia di Latina e sono la risultanza di una politica inadeguata per contrastare il rischio idrogeologico a cui i nostri territori sono soggetti da sempre. Quanto accaduto in Sardegna deve essere uno sprone per uscire dalla fase, che troppo spesso ci contraddistingue, di arginamento dell’emergenza per entrare in quella della prevenzione.

In questi giorni le piogge torrenziali hanno riaperto questa ferita nella nostra provincia che deve essere rimarginata una volta per tutte. A giugno ho chiesto al presidente Zingaretti chiarimenti sullo stato d’attuazione dell’Accordo di programma quadro di luglio 2010 tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Lazio. L’accordo rendeva disponibili 120 milioni di euro individuando, anche, gli interventi urgenti necessari a fronteggiare i gravi rischi di frana e di esondazione sul territorio regionale. Stiamo parlando di 71 interventi complessivi di cui ben 59 relativi ad “alto rischio” frane”.

"Nonostante questo nulla si è mosso. Dal monitoraggio effettuato dall’Ispra risulta che nel 2011 i lavori finanziati risultavano conclusi solo nel 48% dei casi. Le zone a maggior rischio sono le aree balneari e costiere su cui in questi giorni si sono verificati, come nel caso del lungomare di Latina, eventi che hanno messo e continuano a mettere a rischio la vita dei cittadini. E’ necessario passare all’azione e che la Regione coinvolga l’Agenzia Regionale Difesa del Suolo (ARDIS) e l’Autorità dei Bacini Regionali (ABR), insieme ai tecnici e le tante professionalità presenti nei comuni, nei Parchi regionali e nei Consorzi di Bonifica, per accelerare le azioni tecniche e amministrative per avviare le opere di riduzione del rischio idrogeologico e mettere in sicurezza il territorio regionale.

Continuare in questo atteggiamento di inerzia contribuisce a far lievitare i costi senza produrre quella sicurezza che i cittadini hanno il diritto di vedere realizzata in tempi brevissimi”.

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