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Cronaca

Minacce di morte per un debito di droga, tre arresti per estorsione

Eseguite all'alba le tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due uomini e una donna della provincia di Roma. Capo della Squadra Mobile Niglio: "Una vicenda che si inserisce in un contesto di criminalità diffusa"

Tre persone arrestate per estorsione al termine di un indagine degli uomini della Squadra Mobile di Latina in collaborazione con i colleghi di Roma, condotta tra il capoluogo pontino, Civitavecchia e Velletri. Tre appunto le originante di custodia cautelare - due in carcere e una ai domiciliari - seguite questa mattina all’alba dagli uomini diretti dal vice questore aggiunto Tommaso Niglio emesse dal gip del tribunale di Latina Matra Mattioli su richiesta del pm Gregorio Capasso.

GLI ARRESTI - In carcere sono finiti un uomo di 39 anni originario di Velletri ma residente a Civitavecchia, e un 41enne di Velletri, mentre domiciliari sono stati disposti per una ragazza di 30 anni fidanzata del più giovane dei due. Per loro per le accuse sono estorsione aggravata dall’uso delle armi e illecita vendita di stupefacenti. Secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile, avviati in seguito alla denuncia della vittima, un 40enne tossicodipendente di Latina, alla base dell’estorsione c’è un debito di droga non onorato. Una vicenda che, come spiegato questa mattina durante una conferenza stampa, si inserisce in un contesto di criminalità diffusa; “essendo sia la vittima che gli autori tutte persone pregiudicate ben presto si è trascesi in episodi di violenze e di minacce nei confronti della vittima anche con l’uso delle armi”

I FATTI - I fatti risalgono al dicembre scorso quando il 39enne ha venduto della cocaina al 40enne pontino per 250 euro; somma che non viene pagata subito e che in breve tempo cresce fino a 350 euro. Da qui inizia l’incubo per la vittima con minacce terribili, anche di morte (diverse sono le allusioni ad una pistola pronta ad essere usata), e pedinamenti - anche nei confronti dei suoi familiari - prima solo da parte del 39enne, poi anche degli altri due membri del terzetto. Da qui la decisione della vittima che, impaurita e disperata, trovatasi ormai senza via d’uscita, ha deciso di rivolgersi alla polizia a cui ha denunciato tutto.

LA RICOSTRUZIONE - Dopo la denuncia del 40enne immediatamente vengono avviate le indagini da parte della sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile, diretta dal sostituto commissario Roberto Dalla Costa; indagini condotte anche attraverso delle intercettazioni che in breve tempo hanno dato subito dei riscontri in merito alle minacce del 39enne, che intimava alla vittima anche di sparargli.

Durante uno dei contatti tra i due viene anche fissato un appuntamento in un bar di Borgo Montello per la consegna del denaro, ma l’estorsore impaurito dal fatto che potesse esserci la polizia ha mandato un suo emissario per ricordare al pontino del suo debito da saldare. Poco dopo subentra anche un secondo personaggio, il 41enne a cui viene ceduto il credito e che inizia a minacciare e a pressare la vittima per avere il denaro. Ai messaggi e alle telefonate continue al debitore, si aggiungono anche quella della 30enne la quale avvisa la vittima che le conseguenze del mancato pagamento saranno durissime e spietate.

LE INDAGINI - “Le difficoltà sono state legate al fatto che tutti i soggetti coinvolti nella vicenda, erano personaggi che avrebbero potuto creare situazioni di estrema violenza” . A Civitavecchia, ad esempio nel periodo di Natale è stato arrestato il 39enne del luogo per una questione di droga; i due autori dell’estorsione, infatti erano complici nella vendita di stupefacenti, con il 39enne che era il fornitore dell’uomo di 41 anni. “Nelle conversazioni intercettate - continua il capo della Mobile Niglio - più volte il 39enne aveva fatto intendere di avere in disponibilità una pistola che, quando minacciava la vittima chiamava ‘Carolina’”. Arma non ancora rinvenuta. “Al termine delle indagini - ha spiegato Niglio - sono così stati arrestati questi tre personaggi pericolosi perché per riscuotere crediti non esitavano a minacciare di morte le visite”.

NUOVO CANALE DELLA DROGA - “Un altro dato importante che emerge e- conclude il capo della Squadra Mobile - è stato quello di aver individuato un nuovo canale di approvvigionamento di stupefacenti a Latina ad un livello diverso e che riguarda la vendita al dettaglio nel nostro territorio”.

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