Ricatto a luci rosse ad un professionista, due arresti per estorsione e sequestro di persona
Arrestati dalla polizia di Gaeta una 29enne e un 26enne; nell'ultimo anno e mezzo avevano reso un incubo la vita della vittima, che con la giovane aveva avuto un rapporto occasionale, alla quale sono arrivati a chiedere fino a 50mila euro
Da mesi ricattavano un professionista di Gaeta rendendo la sua vita un incubo, fino a quando questi non ha deciso di raccontare tutto alla polizia che, al termine di mirate indagini, ha arrestato due giovani di origini romene, una ragazza di 29 anni e un giovane 26enne.
L’arresto da parte degli uomini del locale commissariato nel primo pomeriggio di ieri.
L’uomo, sposato e con dei figli, da circa un anno e mezzo era vittima delle sempre più insistenti richieste estorsive, anche attraverso incalzanti sms e telefonate, da parte della giovane con la quale, precedentemente, aveva avuto un rapporto sessuale.
“Benchè timoroso che il rapporto fuori dal matrimonio potesse divenire di pubblico dominio e quindi rovinare il proprio menage familiare - spiegano dalla Questura -, ma rassicurato dagli agenti del commissariato di Gaeta, circa una decina di giorni fa decide di denunciare tutto compreso un episodio sfociato anche in un sequestro con conseguente pestaggio nelle campagne gaetane”.
Informata la Procura di Cassino, nella persona del sostituto procuratore Mattei, è stata avviata una veloce quanto accurata indagine che ha permesso alla polizia di ricostruire l’intera vicenda con la vittima che aveva già corrisposto agli aguzzini circa 15mila euro ed a cui era stato richiesto l’esborso di ulteriori 50mila euro.
Tutto fino al primo pomeriggio di ieri quando gli agenti all’interno della villa comunale di Formia hanno arrestato i due giovani stranieri; nei loro confronti le accuse sono di estorsione continuata, sequestro di persona e nei confronti dell’uomo anche l’ipotesi di falso documentale dopo che ha esibito agli agenti un documento d’identità palesemente falso sul quale sono in corso ulteriori accertamenti
I due arrestati, come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Cassino sono stati trasferiti rispettivamente presso le case circondariali di Cassino e Roma.
