Estorsione: arrestati Matteo e Paolo Baldascini, legati ai Casalesi
Dediti allo spaccio di stupefacenti ricorrevano anche a minacce ed intimidazioni nei confronti di assuntori e piccolo spacciatori. Erano i referenti del clan campano nella provincia pontina
Altra brillante operazione degli uomini della Squadra Mobile di Latina. Arrestati questa mattina a Latina, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Latina, Matteo e Paolo Baldascini, padre e figlio, accusati del reato di estorsione aggravata.
Le indagini che sono state condotte dagli agenti hanno dimostrato e accertato che i due si dedicavano allo spaccio e al traffico di stupefacenti e che spesso ricorrevano a minacce e intimidazioni nei confronti di assuntori e piccoli spacciatori.
Una delle vittime dei Baldascini era un giovane di Latina che, sotto minaccia di morte, è stato costretto a spacciare sostanze stupefacenti per loro conto, nonché a consegnargli diverse somme di denaro, secondo le loro parole mai incassate perché la vittima non avrebbe venduto la droga di cui invece si era disfatto.
Matteo e Paolo Baldascini sono inoltre considerati fiancheggiatori del clan camorristico dei casalesi, i referenti della famiglia campana nella provincia pontina come è stato più volte confermato anche dai collaboratori di giustizia; lo stesso Matteo, infatti, è stato in più occasioni chiamato a rispondere del reato di associazione a delinquere di stampo camorristico.
A carico dei due arrestati è stata anche richiesta al tribunale di Latina la Sorveglianza Speciale e il sequestro preventivo dei beni; mentre intanto sono stati trasferiti presso il carcere di Latina.