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Cronaca Sermoneta

Tetraplegico da 21 anni per un incidente, ora chiede di morire

Il 61enne vive a Sermoneta; ha tentato di tutto e sperato invano di esser inserito nel programma di ricerca sulle cellule staminali; ora chiede allo Stato di riconoscere il suo diritto di morire

È la triste storia di un uomo che vive a Sermoneta. È tetraplegico da 21 anni, in seguito ad un incidente stradale avvenuto nel lontano 1991.

Ora, dopo aver tentato di tutto e sperato invano di esser inserito nel programma di ricerca sulle cellule staminali, Giuseppe Nardi chiede allo Stato di riconoscere il suo diritto di morire.

Come riportato dall’Ansa, l’uomo di 61 anni abita a Sermoneta con la moglie, assistito 24 ore su 24, con l'assegno di accompagno e la pensione di invalidità erogati dall'Inps che sommate ammontano a 730 euro.

Ma adesso lui ha perso qualsiasi tipo di speranza e la sua richiesta è una sola. La voglia di combattere la battaglia per l'eutanasia è maturata in lui nel corso degli anni, dopo aver provato ogni cura possibile, anche negli ospedali migliori della Francia e della Russia, ma soprattutto dopo aver seguito la vicenda di Piergiorgio Welby, ora portata avanti da sua moglie Mina.

La sua ultima volontà è proprio questa e affida il suo nuovo drastico appello alla moglie: “Mio marito è lucidissino - dice la donna - ma non ce la fa più a vivere così; continua ad essere in contatto con le equipe di ricercatori per essere inserito nel programma e fare da cavia per le sperimentazioni sulle cellule staminali, ma ha ormai perso le speranze e chiede solo di poter morire. Io non sono d'accordo ma mi sforzo ogni giorno di comprendere le sue ragioni".

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