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Cronaca

Incidente sull'A13 a Padova, Aprilia ricorda gli ex carabinieri morti

Ad un anno di distanza dalla tragedia nel padovano, celebrazione della Santa Messa in suffragio delle cinque vittime del grave incidente

La tragedia il 5 maggio del 2012, e a poco più di un anno di distanza Aprilia torna di nuovo a ricordare le cinque vittime del drammatico incidente stradale avvenuto sull’A13 nel padovano quando l’autobus, con una decine di ex carabinieri e le loro famiglie a bordo in viaggio verso Jesolo per partecipare al Raduno Nazionale dei Carabinieri, è uscito fuori strada finendo in un canale.

Ed oggi, proprio presso la sede dell’associazione di protezione civile nei locali dell’ex Claudia, dove l’anno scorso è stata allestita la camera ardente che ha accolto i feretri delle cinque vittime del grave incidente, è stata celebrata la Santa Messa in suffragio di Roberto Arioli, presidente dell’Anc, Gianfranco Gruosso, Settimio Iaconianni, Maria Ivana Aronica e Maria Domenica Colella.

Alla celebrazione ha partecipato in veste ufficiale anche l’amministrazione comunale di Aprilia.

“Con un sentimento ancora forte di commozione – ha detto il Sindaco f.f. di Aprilia Antonio – a distanza di un anno la sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri assume una nuova valenza simbolica, riflettendo in sé quello spirito di solidarietà e di donazione che è proprio dei tanti volontari di Aprilia. Tutti noi abbiamo ancora negli occhi le immagini drammatiche di quegli interminabili giorni di sgomento e di lutto per la triste sorte che il destino ha riservato ai nostri concittadini Maria Ivana, Maria Domenica, Roberto, Settimio e Gianfranco. Personalmente, porto ancora il ricordo del mio arrivo nel padovano, il giorno dopo la tragedia, quando ho visto famiglie costrette a dividersi tra la veglia per chi non c’era più e il soccorso ai feriti”.

“E ancora una volta l’unico possibile conforto che riesco a trovare di fronte ad una così grave sciagura è l’incredibile abbraccio della comunità veneta, di Ponte San Nicolò e degli altri comuni limitrofi, che anch’essa sconvolta per quanto accaduto si è messa immediatamente a totale disposizione di noi apriliani. Questo straordinario ponte della solidarietà tra due terre lontane, quella padovana e quella pontina, ha sicuramente aiutato tutti noi nel momento più difficile e ci ha confortato in questi lunghi mesi quando lo sconforto e la disperazione rischiavano di prendere il sopravvento. Voglio rivolgere il mio più sincero ringraziamento anche alle istituzioni comunali e della Provincia di Padova, nonché al personale medico-sanitario, ai volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile e a tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine, primi fra tutti i nostri concittadini onorari, i militari dell’Arma dei Carabinieri. Se oggi posso salutare con estremo sollievo tanti di voi, che hanno sofferto e che pian piano stanno ristabilendosi, è anche soprattutto grazie alla generosità e allo spirito di sacrificio dimostrato da quanti si sono messi a disposizione per i soccorsi”.

La scorsa settimana, proprio nel giorno dell’anniversario della tragedia, una ventina di persone sono partite alla volta di Padova per partecipare alla giornata di ricordo.

Ricordiamo che sul caso è stata avviata un'inchiesta da parte della Procura di Padova. Per l’autista, Lorenzo Ottaviani, che secondo le risultanze investigative era alla guida del pullman sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il pubblico ministero Emma Ferrero ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo plurimo e lesioni.

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