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Cronaca

Fallimento Midal, De Marchis: “Promuovere l’imprenditoria sana”

Prendendo spunto dalla vicenda e dalla svolta nell'inchiesta che ha portato all'arresto di 5 tra i vertici della società, De Marchis fa un'analisi a tutto tondo della realtà economica pontina

“Aziende appaltate ai politici per il reclutamento del personale, forzature urbanistiche per gli immobili, uso spregiudicato dei fondi aziendali. C'è una parte di "imprenditoria" locale che ha contribuito al declino della provincia di Latina”.

Questo il commento del candidato del Pd al Consiglio regionale, Giorgio De Marchis, che prendendo spunto dalla vicenda del fallimento della Midal e della svolta nell’inchiesta della Procura che ha portato venerdì scorso all’arresto di cinque tra i vertici del colosso alimentare per bancarotta fraudolenta e accesso abusivo al credito – saranno ascoltati oggi dal gip del tribunale di Latina Costantino De Robbio -, fa un’analisi a tutto tondo della realtà economica pontina.

“Penso che tra i pochi veri imprenditori che abbiamo avuto in campo ci siano proprio i lavoratori ex Midal del Disgusto tour: avevano capito tutto senza addentrarsi in leziose analisi economiche e dall’agosto 2011 hanno portato avanti, nelle aule del tribunale e in piazza, una lunga battaglia per la difesa dei loro diritti e della loro dignità”.

“In questi anni – sottolinea il De Marchis – imprese spregiudicate hanno solo lucrato sul territorio senza lasciare nulla, sfruttando il personale precario, quasi sempre interinale, imponendo turni di lavoro massacranti e aperture a orario continuato. E ad aiutarle è stata anche la mancanza di pianificazione commerciale da parte del Comune che, a partire dal ‘94, anno dell’apertura di Latina Fiori, ha lasciato campo libero alla proliferazione delle grandi strutture commerciali. La politica è sempre stata condizionata da pochi grandi imprenditori che hanno “imposto” una delibera per consentire l’apertura dei centri commerciali in quasi tutte le domeniche dell’anno. E adesso usufruiscono di continue deroghe all’obbligo di chiusura per riposo settimanale concesse dalla stessa amministrazione dietro loro richiesta”.

“È necessario – sostiene De Marchis - ripensare il modello di sviluppo e di crescita della nostra provincia garantendo libertà di impresa attraverso regole certe in un mercato libero. Dobbiamo valorizzare gli imprenditori onesti, capaci di creare aziende sane e di assicurare lavoro stabile e dignitoso. Con Zingaretti alla guida della Regione tuteleremo la dignità dei lavoratori e promuoveremo un nuovo modello di sviluppo per il Lazio, in risposta alla falsa imprenditoria e a una politica miope che nel caso ex Midal non ha fatto nulla per sostenere il reintegro dei lavoratori, tanto che chi è stato riassunto lo ha fatto rinunciando a diritti e dignità”.

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