Processo Midal, i lavoratori rinunciano alla parte civile contro Barberini
L'ex amministratore, accusato di bancarotta fraudolenta con i vertici del gruppo, li aveva risarciti
Nuova udienza questa mattina in Tribunale a Latina del processo a carico di Paolo Barberini, Sandro Silenzi, Sergio Gasbarra, Rosanna Izzi, Ivo Lucarelli, Pietro Gasbarra, Stefano Pisanu, Piero e Antonio Bova, Giuseppe Piscina e Giacomo Pontillo chiamati a rispondere di bancarotta fraudolenta nell’ambito dell’inchiesta sul gruppo Midal.
In aula è stata formalizzata la rinuncia dei 59 ex lavoratori – assistiti dagli avvocati Valentina Macor, Luigi Di Mambro, Guglielmo Raso e Claudio Cardarello – alla costituzione di parte civile nei confronti di Barberini: l’ex amministratore delegato del gruppo, assistito dall’avvocato Renato Archidiacono, nel marzo scorso ha infatti provveduto a risarcire gli ex dipendenti con 345.752 euro.
Poi il presidente del collegio Soana ha fissato due nuove udienze: la prima il 27 marzo 2018 quando saranno ascoltati Barberini, Rosanna Izzi, Piero Bova e Ivo Lucarelli, la seconda il 25 giugno per iniziare ad ascoltare i testimoni della difesa.
Secondo l’inchiesta della Procura di Latina gli imputati a vario titolo, dissimulando sin dal 2005 lo stato di gravissima difficoltà che sarebbe poi sfociata nel dissesto e compiendo dissennate operazioni, con la complicità degli organi di controllo, avrebbero distratto dall’attivo della società enormi somme di denaro – oltre dieci milioni di euro - a tutto danno dei creditori.