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L'operazione / Fondi

Giro di false fatturazioni per oltre un milione d’euro, 14 denunciati. Maxi sequestro

I reati contestati sono l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ai rappresentanti legali di 13 associazioni sportive dilettantistiche e ad un imprenditore di Fondi. L'operazione dela Guardia di Finanza

Sequestro di oltre 400mila euro per utilizzo di fatture false e 14 denunce: è questo il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza. Su disposizione della Procura, i militari hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip Pierpaolo Bortone, su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Miliano, per un valore appunto di oltre 400mila euro corrispondente alla somma delle imposte evase. Le indagini sono state condotte dalla Compagnia di Fondi e hanno portato alla luce un pluriennale giro di false fatturazioni, per importi di oltre un milione d’euro, a fronte del quale sono state denunciate 14 persone per reati tributari. 

Il sistema fraudolento si basava non solo sull’acquisto di materie prime da società risultate, di fatto, inesistenti, ma anche sull’utilizzo di false fatturazioni per sponsorizzazioni emesse da diverse associazioni sportive dilettantistiche del sud pontino, caratterizzate dalla sistematica “sovrafatturazione” delle prestazioni. “Il meccanismo ideato per frodare il fisco - spiegano dalla Guardia di Finanza - sfruttava le agevolazioni della normativa fiscale dedicata alle Asd che prevedono il pagamento dell’Ires soltanto sul 3% della totalità dei loro ricavi commerciali e di versare l’Iva relativa alle operazioni imponibili nella misura del 50%”. 

In particolare è stato scoperto che le Asd stipulavano contratti di sponsorizzazione con varie imprese pontine, fatturando importi “gonfiati”. “Le società sponsor coinvolte nel meccanismo, oltre a beneficiare della deduzione dei costi e della detrazione dell’Iva, rientravano in possesso di una parte delle somme pagate. Infatti, una volta incassate le somme, le associazioni sportive restituivano l’80% dell’importo fatturato alle aziende sponsorizzatrici documentando tali uscite come pagamenti di compensi o rimborsi spese in favore degli associati”. 

I reati contestati sono l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti in capo ai rappresentanti legali di 13 associazioni sportive dilettantistiche e ad un imprenditore di Fondi, destinatario del provvedimento appena eseguito, amministratore unico della società sponsor. 

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