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Cronaca

2015 pontino tutto d’un fiato: fatti e misfatti di un anno che se ne va

Cronaca, sport, cultura e politica hanno segnato la vita dei pontini in questo 2015 scandito da inchieste e arresti eccellenti, manifestazioni, crisi politiche e importanti traguardi sportivi. Riviviamolo insieme

Anche questo 2015 volge al termine, un anno intenso per la provincia pontina. Un anno scandito da tanti avvenimenti importanti che hanno sorpreso e fatto sorridere, come anche stupito, indignato o fatto scalpore.

Un anno di cronaca, sport, politica e cultura che ha segnato la vita dei pontini e che ora vogliamo rivivere attraverso quelli che secondo noi sono stati gli avvenimenti che hanno più lasciato il segno, attraverso i fatti e i misfatti di questo 2015.

LA VARIANTE MALVASO E IL SEQUESTRO DEL CANTIERE DI BORGO PIAVE - L’anno inizia con lo scossone del sequestro da parte del Corpo Forestale dello Stato del cantiere di Borgo Piave per la realizzazione del palazzo che rientra nella cosiddetta “variante Malvaso”. Un’operazione che arriva al termine di mirate indagini che hanno messo in luce diverse criticità rilevate sui titoli edificatori rilasciati alla ditta costruttrice e, più in generale, sulle procedure amministrative che hanno portato all’approvazione della variante di Borgo Piave. Sono 14 gli indagati tra amministratori pubblici, professionisti e imprenditori. In estate è stata chiusa l’inchiesta; ora si attendono i risvolti giudiziari

LO SCANDALI FALLIMENTI E L’ARRESTO DEL GIUDICE LOLLO - Solo due mesi dopo, siamo a marzo, e il capoluogo pontino viene sconvolto dallo scandalo per i presunti fallimenti pilotati al tribunale, da quello che poi è stato ribattezzato “il caso Lollo”. Il 20 marzo il giudice Antonio Lollo viene arrestato insieme ad altre 7 persone, tra cui anche la moglie e sei professionisti - tutti gli indagati nei mesi successi sono tornati in libertà - al termine di un’indagine della Squadra Mobile che ha fatto luce su quello che è stato definito dagli inquirenti un “un consolidato sistema corruttivo” nell’ambito di procedimenti fallimentari in piazza Buozzi. Il giudice Lollo, a cui erano stati concessi i domiciliari, che si è dimesso e si è visto sequestrare i propri beni, nell’ottobre scorso è tornato in libertà.

PALLAVOLO AL TOP - Se il Latina Calcio ha fatto registrare risultati altalenanti, salvandosi sul fil di lana al termine di una stagione, quella 2014/2015, sottotono e che non ha regalato le soddisfazioni sperate - le pagelle della stagione 2014/2015 - e durante l’estate è stato sconvolto dallo scandalo per le partite truccate da parte del Catania che vedrebbe coinvolto anche il difensore Bruscagin, le cose vanno molto meglio nella pallavolo grazie alla Top Volley. Ad aprile, al termine di un campionato decisamente al di sopra delle aspettative gli uomini di coach Blengini eliminano i campioni della Lube dai quarti di finale dei play off scudetto arrendendosi solo in semifinale davanti ai mostri sacri di Modena. Sempre dalla pallavolo arriva il successo della giovanissima Giulia Mancini, poi premiata come Atleta dell'Anno, la giocatrice di Aprilia che insieme alle sue compagne della Nazionale a giugno vince i Mondiali Under 18 in Perù.

L’OMICIDIO PICCOLINO - A maggio e nelle prime settimane di giugno l’attenzione è concentrata sull’omicidio di Mario Piccolino. Il blogger e noto avvocato di Formia viene ucciso nel suo studio-abitazione di via Conca il 29 maggio con un colpo di pistola alla testa. Un delitto che scuote l’intera comunità; mentre si pensa ad un omicidio di camorra, Formia risponde con una sentita fiaccolata. Qualche giorno dopo, il 16 giugno, viene fermato l’assassino Michele Rossi, 59enne originario di Cellole che poi confesserà il delitto: una vecchia causa civile per una casa nel tufo a Ventotene sarebbe, secondo gli inquirenti, il movente del delitto. Altri quattro gli omicidi in questo 2015 - omicidio del finto prete Patrizio Barlone, omicidio Patrizio Di Raimo a Sezze, omicidio Luciano Stirpe sempre a Sezze, e omicidio di Gino Bellomo a Terracina -.

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LA FINE DELL’ERA DI GIORGI - Inizia il mese di giugno con la caduta del sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi. Il 4 giugno al termine di una seduta del Coniglio comunale durata circa dieci ore viene approvata la mozione di sfiducia presentata dai consiglieri del Partito Democratica e firmata anche da tre colleghi di Fratelli d’Italia: Giovanni Di Giorgi non è più il sindaco di Latina. Duro il discorso in aula del primo cittadino che punta il dito proprio contro Pd e Forza Italia. Qualche giorno prima la stessa sorte era toccata anche al sindaco di Terracina, Nicola Procaccini. Lo spettro delle nomine di Acqualatina dietro le crisi. L’11 giugno viene nominato il nuovo commissario prefettizio, Giacomo Barbato che il giorno successo si insedierà in Comune.

L’ANNO D’ORO DI TIZIANO FERRO - Il 2015 è stato un anno d’oro per il nostro Tiziano Ferro iniziato da ospite - me è stato lui la vera star dell’intera edizione - al Festival di SanRemo. Un anno di successi raggiunti con ben due tour: dalle 8 tappe de “Lo Stadio Tour” partito il 20 giugno dallo Stadio Olimpico di Roma ai 22 concerti dell'European Tour 2015 in questo autunno/inverno e terminato pochi giorni fa, per un totale di circa 500mila spettatori. Ma è stato anche l’anno dei 7 dischi di Platino per il "Tzn - The Best of" (uscito a novembre 2014) con 350.000 copie vendute.

L’OPERAZIONE DON’T TOUCH - Ventiquattro arresti, altri 13 indagati e un sequestro di beni per 12 milioni di euro: il 13 ottobre scatta l’operazione Don’t Touch con cui la Squadra Mobile assesta un duro colpo alla criminalità locale. In manette finiscono volti noti del capoluogo come Gianluca Tuma, Costantino Di Silvio detto Cha Cha, i fratelli Travali e Natan Altomare, poi scarcerato. “Un’operazione questa che riveste una grande importanza perché riguarda una banda criminale molto pericolosa” commenta il procuratore aggiunto Nunzia d’Elia durante la conferenza. E un’operazione che riceve il plauso della politica e dei cittadini che per dire “no” alla criminalità ed elogiare il lavoro della polizia organizzano una manifestazione a cui partecipano migliaia di persone e che chiamano appunto “L’ora della Legalità”.

Operazione Don'T Touch - "L'ora della legalità": manifestazione dei cittadini

PROCESSO VACCARO - Novembre è il mese che vede chiudersi il capitolo giudiziario dell’omicidio di Matteo Vaccaro, il giovane ucciso a colpi di pistola il 31 gennaio del 2011 al parco Europa di via Bruxelles: con la sentenza della Corte di Cassazione vengono confermate le pene per Alex Marroni, 16 anni perché considerato l’autore materiale del delitto, e per Francesco D’Antonio che, secondo gli inquirenti, sarebbe l’organizzatore: 15 anni e 6 mesi per lui. Per Fabrizio Roma, Matteo Ciaravino, Gianfranco Toselli e Paolo Peruzzi, è stata comunque confermata la pena a 3 anni, 4 mesi e venti giorni. A dicembre arriva un’altra sentenza importante quella del secondo processo di Appello per l’omicidio di Fabio Buonamano avvenuto nel gennaio del 2010 in via Monte Lupone a Latina. Giuseppe Di Silvio detto “Romolo" è stato condannato a 25 anni di reclusione.

LATINA NEL CINEMA - Il primo dicembre, dopo sopralluoghi e casting sono iniziate le riprese di “7 minuti”, il nuovo film che Michele Placido ha scelto di girare nel capoluogo; una pellicola che affronta il tema del lavoro e dei diritti attraverso la storia di 11 donne. “Il clima e le atmosfere qui sono quelle giuste - ha detto l’attore e regista qualche giorno dopo l’inizio dei lavori -, e per questo voglio premiare e promuovere le tante ricchezze di questo territorio”. Prima di lui quest’estate anche Leonardo Pieraccioni aveva scelto la provincia pontina per il suo ultimo film “Il cenerentola innamorato” in questi giorni al film. Le riprese si sono svolte a Formia, Gaeta e Ventotene.

Michele Placido, sopralluogo a Latina per il nuovo film "7 minuti" (foto di Enrico De Divitiis)

"7 minuti", Michele Placido sceglie attori secondari a Latina (foto Enrico De Divitiis)

IL SUICIDIO CENSI - L’anno si chiude con la drammatica notizie della morte dell’avvocato Paolo Censi che nella mattinata del 23 dicembre si è tolto la vita sparandosi un colpo di pistola alla testa. Una notizia che ha sconvolto l’intera comunità del capoluogo, non solo i suoi colleghi o quanti lo conoscevano; grande la partecipazione alla cerimonia commemorativa che il giorno successivo si è tenuta in tribunale a Latina e ai funerali del 26 dicembre. Le indagini sono comunque ancora in corso per chiarire i contorni della vicenda. 
 

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