Femminicidio, pene inasprite: vittoria anche per Valore Donna
Il presidente dell’associazione, Valentina Pappacena: “La decisione del governo sul femminicidio è stata forte, ma necessaria”
Dopo la notizia diffusa ieri sull’inasprimento delle pene per combattere il dilagante fenomeno del femminicidio in Italia esprime la sua grande soddisfazione anche la presidente di Valore Donna, Valentina Pappacena, da anni impegnata nella tutela delle donne vittima di maltrattamenti e promotrice di un disegno di legge sul tema acquisito ieri dal Consiglio dei Ministri.
“Un plauso da parte dell’associazione Valore Donna, attiva a livello non solo provinciale, ma anche nazionale, va al Governo che ieri, insieme ad altri disegni di legge arrivati sul tavolo del Consiglio dei Ministri dai vari partiti, ha acquisito una parte del nostro DDL, presentato mesi fa attraverso l’On. Cappelli di Centro Democratico, e preparato grazie all’avvocato Stefano Ciapanna che da anni collabora con noi.
L’importante ora è che si facciano rispettare le nuove norme e che si lavori contemporaneamente sul piano culturale – afferma Valentina Pappacena - per superare una visione maschilista della nostra società che ancora resiste, purtroppo, in molte realtà e di cui il femminicidio e lo stalking rappresentano la punta più drammatica di un iceberg molto più grande.
Il nostro disegno di legge – spiega infine la Presidente di Valore Donna - prevedeva che per gli stalker le pene fossero innalzate fino a 5/6 anni. Con il Decreto “svuota carceri” si rischiava di mettere gli stalker in libertà facendo non uno, ma cento passi indietro dopo anni di lotte e battaglie, ma fortunatamente il buon senso, almeno per una volta, ha prevalso e di questo ne siamo tutti più felici”.