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Cronaca Centro

Un capoluogo tutto arancione con la festa degli indiani sikh a Latina

Tantissimi gli indiani, provenienti non solo dalla provincia pontina dove la comunità è composta da circa 15mila indiani, alla festa per celebrare la ricorrenza della nascita del primo Guru. Poi l’incontro con le istituzioni pontine

Un manto arancione ieri ha colorato il cuore di Latina che ha ospitato la festa religiosa degli indiani sikh per celebrare la ricorrenza della nascita del primo Guru della religione sikh, Shree Guru Nanak Dev Ji.

A partire dalle 13 migliaia di indiani provenienti non solo dalla provincia di Latina-  dove la comunità indiana è composta da almeno 15mila persone con le maggiori concentrazioni che si registrano a Fondi, Sabaudia, Terracina e Latina - si sono radunati nel parco comunale.

Da qui poi è partito il corteo che si è snodato per le vie del centro attraverso il consueto rituale dei guerrieri con turbante arancione, lo spargimento dei petali, che precede il passaggio dei sacri libri e del guru raccolto in preghiera e le offerte simboliche di cibo ai presenti.

A seguire, poi all’Hotel Europa l’incontro ufficiale con le istituzioni locali, a simboleggiare la vicinanza fra le due culture, quella indiana e quella pontina. Al convegno hanno partecipato, infatti, oltre al presidente della Comunità Sikh, Dhillon Singh Karamjit, anche il vescovo Mariano Crociata, e i rappresentanti della Prefettura, della Questura, e dei carabinieri.

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L’incontro organizzato da Anolf Cisl insieme con la comunità indiana. ”Un riconoscimento formale per tutti gli indiani che vivono nel nostro territorio. Una comunità laboriosa e pacifica che si inserisce gradualmente, ma sempre più profondamente,  nel tessuto sociale" ha dichiarato alla vigilia il segretario generale reggente della Cisl Tommaso Ausili.

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