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Cronaca Sezze

Finanziamento per ristrutturare Santa Parasceve, il caso in Regione

I radicali scrivono ad Abruzzese per chiedere chiarezza sui fondi concessi da Marrazzo per la chiesa medievale di Sezze. Iniziativa sociale: "Assurdo sprecare 150mila euro pubblici"

Il gruppo del Partito radicale alla Regione Lazio ha presentato un’interrogazione urgente al presidente del Consiglio Mario Abruzzese sulla vicenda del finanziamento concesso per la ristrutturazione della chiesa di Santa Parasceve a Sezze. Nel 2009 la giunta Marrazzo stanziò 150mila euro nella cornice di una serie di stanziamenti per gli enti locali, ma solo due mesi fa il Comune di Sezze, dopo aver appaltato i lavori, si è reso conto di non esser - come ovvio - il proprietario della chiesa medievale e per non perdere il finanziamento ha siglato in fretta un accordo di uso gratuito dell’edificio con la parrocchia di Santa Lucia.

I radicali hanno presentato l’interrogazione su richiesta del Movimento libero Iniziativa sociale. “In un momento di ristrettezze economiche come quello che stiamo attraversando, quando in particolare a Sezze si fa sentire forte la pressione di una stretta tributaria locale che fa schizzare al 10,60% l'aliquota dell'Imu, con un’azienda municipalizzata, la Spl, che ha accumulato un deficit di svariati milioni di euro - affermano Luigi Gioacchini e Lanfranco Coluzzi - ci sembra assurdo che il Comune, tramite la Regione, vada a bruciare 150.000 euro di tutti nella ristrutturazione di un immobile non di proprietà pubblica”.

Iniziativa sociale si chiede come mai l’iter del progetto non sia stato bloccato. “Nel momento della presentazione del progetto, il Comune di Sezze aveva specificato di non essere proprietario dell'immobile? Ed è sufficiente una semplice scrittura che non dà titolo di proprietà per accedere ad un finanziamento regionale?” si chiedono Gioacchini e Coluzzi.

Nelle scorse settimane il Comune di Sezze e la parrocchia di Santa Lucia avevano siglato un accordo per l’uso gratuito della chiesa di Santa Parasceve. L’intesa è della durata di nove anni (scadrà il 15 novembre 2021) ed è finalizzata all’impegno dell’amministrazione comunale di ristrutturare l’immobile, che versa da tempo in condizioni molto precarie.

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