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Cronaca Fondi

A Fondi il record del gioco d'azzardo, spesi 70 milioni tra slot machines e lotterie

I dati forniti dall'Agenzia delle Dogane. La Caritas Diocesana di Gaeta in campo con il Tavolo di lavoro contro l'azzardo

Il gioco d’azzardo in alcuni Comuni del sud pontino rappresenta una vera piaga sociale. Dai dati forniti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato emerge un quadro drammatico soprattutto per Fondi: la città nel 2018 ha speso in azzardo più di 70 milioni di euro con un incremento del 6% rispetto al 2017. Di questi 70 milioni, 42 sono stati giocati alle slot machine e 28 nell’acquisto di biglietti tipo lotterie istantanee, lotto, lotterie tradizionali, Superenalotto, scommesse virtuali. Le giocate alle slot machine sono passate da 32 milioni di euro nel 2015 a 42 milioni nel 2018 con una crescita del 30% in soli tre anni. L’altro dato che emerge è quello che colloca Fondi come prima città, tra i comuni ricadenti nella Diocesi di Gaeta, a spendere in azzardo la più alta percentuale del proprio reddito pro-capite equivalente a circa il 13%.

Una situazione che ha spinto la Caritas Diocesana di Gaeta a scendere in campo contro il gioco d’azzardo con uno strumento ad hoc, il Tavolo di Lavoro contro l’azzardo, che l’8 marzo sarà  in piazza Unità d’Italia a Fondi dalle 9.30 alle 13 con la Tenda del Buon Gioco per promuovere la consapevolezza che l’azzardo non è un gioco, è una dipendenza e un vizio di stato. All’iniziativa hanno aderito la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, l’associazione Libera Presidio Sud Pontino, il Comitato di Fondi della Croce Rossa Italiana e ADRA Italia. 

Scopo della Tenda è quello di promuove il buon gioco che mette in relazione le persone, attiva la loro creatività e crea vincoli di socialità e contemporaneamente accresce la conoscenza dei rischi derivanti dal puntare denaro attraverso scommesse, slot machine, gratta e vinci, lotto e superenalotto, dietro di cui si nasconde l’inferno delle dipendenze patologiche, la rovina di intere famiglie, la perdita della dignità e del lavoro di chi ne è vittima.

La Caritas Diocesana lancia anche un appello a fare rete tra istituzioni, associazioni, parrocchie, scuole per debellare questa “peste del terzo millennio” che sta minando il tessuto sociale del nostro territorio dissolvendo nel nulla risorse finanziarie, fatiche, risparmi di tutta la vita e soprattutto affetti e relazioni umane. Proprio per questo la Caritas ha istituito a proprie spese dei seminari formativi con specialisti del settore da tenersi presso gli Istituti di Primo e Secondo grado. Alcuni incontri sono stati già effettuate in scuole di altre città; si attende ora che le scuole di Fondi accettino una tale proposta e aderiscano a questa rete di solidarietà a favore di chi è caduto nella trappola del guadagno facile e senza sforzo.

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