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Movida violenta / Formia

Occhi su Formia, il prefetto: "Prevenzione più organizzata, gli esercenti ci aiutino"

Vertice in prefettura con il sindaco Taddeo e le forze dell'ordine dopo l'accoltellamento di un 22enne avvenuto la notte di sabato

La parola d'ordine è prevenzione, affinché quello che è accaduto a Formia nella notte tra sabato e domenica, con un ragazzo di 22 anni accoltellato davanti a un locale, non accada più. Del resto l'omicidio di Romeo Bondanese, ucciso a 17 anni, era nato proprio da una banale discussione degenerata: due gruppi rivali che si fronteggiano, una lama che spunta e che colpisce purtroppo, per pura coincidenza, l'arteria femorale. Questa volta invece la giovane vittima ha 10 giorni di prognosi, ma l'episodio violento ha inevitabilmente riacceso un faro sulla movida di Formia e sul problema della sicurezza.

Di questo si è parlato dunque oggi, 5 dicembre, in una riunione convocata dal prefetto Maurizio Falco alla presenza delle forze dell'ordine, del questore Raffaele Gargiulo e del sindaco Gianluca Taddeo. "Dobbiamo necessariamente fare di più - ha commentato il prefetto. In questi quasi due anni, dopo la tragedia di Bondanese, sono state messe in campo soluzioni migliorative per la sicurezza. In particolare l'implementazione del sistema di videosorveglianza, che oggi ci offre un aiuto in più che prima non c'era. Ma occorre anche richiamare i gestori dei locali a una maggiore prossimità con il sindaco, con la polizia municipale e con le forze dell'ordine. Solo così abbattiamo i livelli di rischio. Non possiamo affidarci alla buona sorte". Una prima attività di prevenzione può arrivare dunque proprio dai gestori dei locali e accanto a questo si punta a una presenza maggiore delle pattuglie della polizia locale e di polizia e carabinieri.

“Quello che è accaduto sabato – ha commentato anche il sindaco Taddeo – ci deve far stare più attenti e ci impone di fare qualcosa in più per limitare questo tipo di situazioni. Questa volta siamo di fronte a una prognosi di 10 giorni, altre volte si arriva a situazioni irreversibili. Noi abbiamo lavorato per completare le installazioni delle telecamere, che in alcuni punti sono state anche implementate. Abbiamo monitor e centrali per la raccolta dati connessi con i commissariato e con la stazione dei carabinieri, ma dobbiamo completare il monitoraggio dell'intera città". 

Il sindaco Taddeo fa il punto sulle telecamere in città - Il video

Sulle indagini per risalire al responsabile intanto viene mantenuto il più stretto riserbo, in attesa di una svolta che potrebbe arrivare a stretto giro. Fondamentali, per i riscontri investigativi, saranno proprio "gli occhi elettronici" puntati sulle vie dei locali.

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