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Cronaca Formia

Formia e Minturno nel mirino dei ladri: furti in abitazioni e bar, scacco alla banda

Fermati cinque uomini di origini albanesi, tre sono irreperibili. I colpi, 8 in tutto, oltre che nel sud pontino anche nel casertano e nelle province di Benevento, Salerno e Frosinone

Anche Formia e Minturno tra le mete scelte da una banda dedita ai furti in particolare in bar tabacchi e abitazioni tra il casertano, il basso Lazio ed alcuni comuni tra le province di Benevento, Salerno e Frosinone. 

Questa mattina i carabinieri della stazione di Grazzanise (Caserta), a Tremola Ducenta (Ce), Favara (Ag), Torino e Bari hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 5 persone, tutte di nazionalità albanese, mentre 3 sono allo stato irreperibili. Le accuse contestate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere vanno dal furto alla ricettazione e finanche al tentato omicidio della titolare di un locale a Castel Volturno.

Il provvedimento pre-cautelare arriva al culmine di un'articolata e complessa attività investigativa, diretta dalla Procura sammaritana e condotta dalla stazione carabinieri di Grazzanise, dal mese di agosto 2017 ad oggi, “essendo stato riscontrato - si legge in una nota - un allarmante fenomeno di furti ai danni di bar e tabacchi ed abitazioni nel territorio casertano, con incursioni anche nelle vicine province di Benevento, Latina, Salerno e Frosinone”.

Le indagini sono state condotte attraverso intercettazioni telefoniche, analisi dei tabulati telefonici, sistema di geolocalizzazione (GPS) e acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza; così è stato possibile acquisire un “grave compendio indiziario” in merito ad 8 furti, di cui 6 in abitazione (di cui uno tentato), 2 ai danni di bar (di cui uno tentato), avvenuti ad Amorosi, Sora, Sicignano Alburni, Formia, Minturno e Pietravairano. 

Lo schema, ricostruito dai carabinieri della stazione di Grazzanise, era quasi sempre lo stesso. La banda, spiega CasertaNews, effettuava sopralluoghi nelle zone dove avrebbe colpito, poi tornava sul posto per effettuare il colpo. Dalle intercettazioni telefoniche, inoltre, è emerso che il gruppo usava un linguaggio criptico per tentare di depistare gli organi inquirenti. Contestualmente è stato accertato che gli indagati, al fine di commettere i reati in esame, in più occasioni, hanno utilizzato furgoni e targhe di autoveicoli accertati essere oggetto di furto. In due circostanze, infatti, le forze dell'ordine hanno ritrovato le vetture utilizzate dalla banda, abbandonate durante la fuga.

I fermi del pubblico sono stati disposti, si legge ancora nella nota della Procura, “per il concreto ed attuale pericolo di fuga degli indagati e specificatamente di due dei destinatari del provvedimento i quali, nella serata del 12 gennaio scorso, sottoposti a controllo di polizia nei pressi della stazione ferroviaria di Torino, venivano trovati in possesso di biglietto ferroviario per Modane, in Francia”. Inoltre, nei confronti di uno degli indagati, lo scorso 4 gennaio, era stato emesso distinto decreto di fermo in quanto controllato a Bari prima dell'imbarco per l’Albania; nella circostanza gli venivano contestati altri due episodi di furto di slot machines e somme di denaro ai danni di due bar a Formia e Piazzola di Nola. 

I diversi Uffici G.I.P competenti per la convalida del fermo, condividendo in toto l'impianto accusatorio avanzato della Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno disposto per tutti la custodia cautelare in carcere.

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