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Cronaca

Forze dell’ordine, Iannuzzi: “I tagli annunciati non pregiudichino la lotta alle mafie”

Interrogazione del parlamentare pontino: “La legge di stabilità e la riorganizzazione delle strutture non pregiudichino la lotta alle mafie. Il Governo intervenga destinando maggiori risorse economiche a Latina e al Sud Pontino”

La legge di stabilità e la riorganizzazione delle strutture non pregiudichino la lotta alle mafie” queste le parole del deputato pontino Cristian Iannuzzi (Gruppo Misto) che lancia un campanello di allarme anche per quanto riguarda la realtà pontina e ha presentato ieri un’interrogazione parlamentare.

“La città di Latina e più in generale il sud pontino rappresentano sempre più spesso lo scenario di loschi traffici ed affari condotti dalle organizzazioni criminali, dimostrando lo spadroneggiare delle mafie su questo territorio - afferma in una nota il deputato di Latina -. Centinaia di milioni sono stati confiscati in pochi anni ai clan più pericolosi: solo qualche giorno fa le forze di polizia hanno sequestrato 12 milioni di euro all’imprenditore Zangrillo, vicino al gruppo dei Di Silvio.

“Le inchieste “Sistema Formia”, “Sistema Lollo”, “Spartacus”, che vedono coinvolto Zangrillo e l’ultima indagine “Don’t touch”- ha esordito il deputato di Latina - stanno dimostrando che dal sud pontino vengono gestite attività criminali che si estendono a tutto e oltre il territorio nazionale, manifestando in tutta la sua drammatica evidenza quanto le mafie siano radicate e abbiano pervaso gli interstizi più reconditi, non solo dell'economia, ma anche di parte della politica e delle istituzioni”.

“La legge di stabilità attualmente all’esame delle commissioni della Camera – ha sottolineato Iannuzzi - prevede 491 milioni di euro in meno, rispetto al passato, per le spese del ministero dell’Interno. Mancheranno fondi per la gestione di caserme, per i reparti di prevenzione del crimine, per l`Arma dei Carabinieri, e anche per la Direzione investigativa antimafia. La sicurezza locale dovrà sopportare i tagli e i sacrifici maggiori dovuti pure al processo di riorganizzazione del Ministero che di fatto provocherà la scomparsa dei presidi fondamentali per la sicurezza dei cittadini anche nelle zone particolarmente delicate come il Lazio”.

Da qui l’interrogazione parlamentare del deputato pontino che ha “sollecitato il Governo a chiarire come intenda ristrutturare e qualificare i presidi locali delle forze dell’ordine e quali iniziative intenda adottare per contrastare le infiltrazioni mafiose negli apparati amministrativi e giudiziari, per limitare le sinergie criminali a livello nazionale e per arrestare le attività illecite legate anche allo smaltimento dei rifiuti”.

“In questa particolare congiuntura storica - conclude il deputato di Latina - ritengo doveroso che il Governo intervenga destinando maggiori risorse economiche proprio a Latina e al Sud Pontino, anche attingendo a quelle provenienti dalle confische dei capitali mafiosi, per tutelare la sicurezza della popolazione e far ripartire le attività dei cittadini onesti, in questi territori maggiormente colpiti dalle organizzazioni criminali e ridotti ad una condizione di arretramento sociale ed economico”.

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