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L'indagine

Maxi frode da 10 milioni di euro e contrabbando di accessori per prodotti tecnologici

L’indagine condotta dell'Ufficio delle Dogane di Gaeta con i colleghi di Aprilia: scoperto meccanismo finalizzato all'evasione dell'Iva tramite lo schema tipico delle società cartiere

Scoperta una frode all'Iva da oltre 10 milioni di euro e un giro di contrabbando di accessori per prodotti tecnologi: è questo il risultato di una complessa attività d’indagine condotta dai funzionari Adm dell'Ufficio delle Dogane di Gaeta, insieme ai colleghi della Sezione Operativa Territoriale di Aprilia

Un’indagine che ha permesso di fare luce sulla maxi frode messa in atto tra il 2021 e i primi mesi del 2022 da una società di Latina che opera con soggetti intracomunitari nel settore della vendita di accessori di prodotti tecnologici. 

Nell'ambito della stessa verifica i funzionari doganali hanno constatato che lo stesso operatore aveva messo in atto anche una attività di contrabbando degli stessi prodotti di provenienza extracomunitaria per un valore pari a circa 2,5 milioni di euro che non sono stati dichiarati in dogana per le formalità previste e per il pagamento dei diritti doganali. 

In particolare, dall'approfondimento della documentazione bancaria dei conti intestati alla società è emersa l'esistenza di un complesso meccanismo fraudolento finalizzato all'evasione dell'Iva perpetrato tramite lo schema tipico delle società cartiere, fittiziamente amministrate da meri prestanome. 
 

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