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Cronaca Aprilia / Via Perugia, 1

Dramma familiare di Aprilia, ieri i funerali di Fabrizio Fraccaroli

Alle esequie c'erano parenti e amici. Il padre Pietro, a cui sono stati concessi i domiciliari, non ha chiesto il permesso per partecipare al rito: agli inquirenti ha raccontato i litigi col figlio

Si sono svolti ieri presso la chiesa dei santi Pietro e Paolo, nel quartiere Primo di Aprilia, i funerali di Fabrizio Fraccaroli, 34 anni, ucciso mercoledì sera al culmine del dramma familiare che si è consumato in una villetta di via Perugia. Accanto alla bara c’era sua moglie Francesca, la figlia piccola e sua madre.

Non c’era invece il padre Pietro, che gli ha sparato i due colpi fatali al torace e che ora è ristretto agli arresti domiciliari: l’anziano 70enne, però, non ha nemmeno avanzato la richiesta di permesso per partecipare alle esequie. Comprensibile per un uomo stravolto dal dramma dopo il raptus che lo ha portato ad imbracciare il fucile e ad uccidere il figlio.

Nei giorni scorsi Pietro Fraccaroli, accusato di omicidio volontario, è stato ascoltato dal gip Mara Mattioli. Al giudice per le indagini preliminari ha raccontato anni di litigi e incomprensioni nella villetta bifamiliare di via Perugia, dove Fabrizio – “Frek” per gli amici – viveva con la moglie, la figlia piccola, ma anche con i genitori e un fratello.

L’anziano padre ha raccontato le violente liti avute con il figlio, arrestato in passato per maltrattamenti e carico di precedenti penali legati a droga e rapine. L’omicida ha raccontato, sotto shock, che era esasperato dalla situazione e dai comportamenti del figlio, avvezzo alle ingiurie, alle minacce e ai raptus violenti.

Dopo due notti passate in carcere, Pietro Fraccaroli è tornato a casa sotto il regime degli arresti domiciliari.

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