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Cronaca

Distraggono e poi derubano anziani, due arresti. Tre volte in azione in pochi minuti

Finisce in carcere una coppia di peruviani rintracciata a Cecchina: indagini lampo dei carabinieri dopo la denuncia da parte delle tre vittime

Sempre con lo stesso modus operandi prima distraevano le loro vittime, preferibilmente persone anziane, e poi le derubavano. Nella serata di ieri, al termine di indagini lampo, i carabinieri hanno fermato una coppia di cittadini peruviani di 34 e 51 anni. Sono stati rintracciati a Cecchina dove i militari del Norm di Latina, insieme ai colleghi della Stazione del capoluogo e del comune in provincia di Roma, hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto per furto aggravato nei loro confronti. 

Tre gli episodi

Secondo quanto accertato dai carabinieri i due sono ritenuti responsabili di tre furti commessi in diverse zone di Latina nella mattinata di ieri, mercoledì 8 agosto, tra le 9 e le 10 ai danni di altrettanti ultrasettantenni. Delineato anche il modus operandi attraverso cui la coppia entrava in azione: dopo aver avvicinato la vittima con la scusa di chiedere informazioni circa l’indirizzo di una locale casa di cura, permettevano ad una terza persona, in via di identificazione al momento, di rubare dalle loro vetture denaro ed effetti personali. 

Le indagini

Le indagini dei militari sono state avviate subito dopo le denunce presentate dalle vittime presso la stazione dei carabinieri di Latina; le testimonianze dei tre anziani e le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nei pressi dei luoghi dove sono stati commessi i furti, hanno fornito importanti elementi per arrivare all’identificazione dei due fermati. I successi accertamenti hanno poi permesso di rintracciarli a Cecchina, grazie anche alla collaborazione dei militari dell’Arma locale che li hanno individuati e controllati. 

Il modus operandi  

Il modus operanti adottato dal sodalizio criminale, spiegano i carabinieri, “gli consentiva di scegliere le loro vittime basandosi essenzialmente sul fattore anagrafico, trattandosi di persone anziane e quindi sulla loro maggiore presumibile vulnerabilità ed in base a favorevoli circostanze di tempo e di luogo per poi darsi alla fuga”.

Le perquisizioni  

Le successive perquisizioni hanno consentito di rinvenire nella disponibilità dei fermati, parte della refurtiva consistente in un telefono cellulare unitamente alla somma di 1600 euro. I due arrestati sono stati portati la donna presso la casa circondariale di Roma Rebibbia e l’uomo in quella di Velletri. 

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