Ladri scatenati, razzia negli impianti del consorzio di bonifica. Danni ingenti a Mazzocchio
Rubati quadri elettrici, trasformatori e cavi di rame. Tentato colpo anche negli impianti di Campo Setino e di Ponte Maggiore a Terracina
Ladri scatenati nel fine settimana. Presi di mira gli impianti del Consorzio di bonifica dell’agro pontino. A Mazzocchio, Pontinia, le cui idrovore drenano una superficie di oltre 10mila ettati, è stato rubato un furgone allestito per la manutenzione giornaliera e diversi cavi di rame per l’alimentazione energetica di una pompa. “Il risultato è che oggi Mazzocchio – spiega il direttore del Consorzio Natalino Corbo – lavora a scartamento ridotto, con sole 2 pompe su 6 in funzione. Oltre a quella messa fuori uso dai malviventi ce ne sono altre 3 in riparazione per i danneggiamenti causati dalle recenti piene alluvionali”. Dallo stesso sito di Mazzocchio sono stati rubati anche quadri elettrici, trasformatori e un gran numero di pezzi di componentistica.
“Episodi gravissimi, che lasciano l’amaro in bocca – aggiunge Corbo – perché, a prescindere dal valore economico dei beni trafugati, sono stati sottratti mezzi, attrezzi e ricambi preziosi per la tempestività degli interventi di manutenzione sulla rete e sugli impianti avviati proprio in questi mesi per affrontare al meglio la prossima, imminente stagione irrigua. I furti sono inevitabilmente un danno che ricade sulla collettività dei consorziati”.
Nella notte tra venerdì e sabato i malviventi hanno tentato di rubare anche dall’impianto di Campo Setino, nelle campagne di Sezze, e da quello di Ponte Maggiore, a Terracina, sito dove già la settimana scorsa c’erano stati tentativi di furto con la forzatura delle serrature, sventati solo grazie al presidio notturno e continuo del personale. Qui già nel 2014 i ladri fecero bottino pieno, portando via oltre 6 chilometri di cavi di rame, poi tutti sostituti con inevitabile aggravio di costi per il Consorzio. “La maggior parte degli impianti è stata munita, negli anni, di sistemi di allarme che si sono dimostrati – aggiunge Corbo – un valido ed efficace deterrente. Per via dei costi elevati non avevamo ancora potuto dotare di allarme tutti gli impianti del sistema di bonifica e di irrigazione, ma è evidente che ora la sicurezza e la protezione delle nostre strutture sono diventate una priorità. Sarà inevitabile per il consorzio di Latina affrontare, anche in tempi brevi, questa ulteriore spesa”.