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Cronaca Gaeta

Controlli nella filiera della pesca a Gaeta: sequestrati esemplari di tonno rosso, scatta la multa

I militari hanno perquisito l'unità da diporto e trovato il pescato in quantità superiori al limite consentito. Controlli e multa anche al titolare di uno stabilimento balneare di Formia

Una grande quantità di esemplari di tonno rosso è stato sequestrata dai militari della Guardia costiera di Gaeta. Il servizio di monitoraggio  sulla filiera della pesca ha consentito di individuare e fermare una unità da diporto che intenta a navigare nelle acque del Golfo con a bordo il pescato della specie protetta e altre varietà di pesce per un quantitativo superiore al limite consentito di 5 chili stabilito per la pesca sportiva e ricreativa. 

Durante una perquisizione dell'imbarcazione sono stati trovati, occultati all'interno del natante, quattro esemplari di tonno rosso, specie altamente migratoria, la cui cattura in questo periodo dell'anno è vietata per scopi riproduttivi. Al pescatore sportivo, un 50enne della provincia di Frosinone, è stata elevata una sanzione amministrativa di oltre 5mila euro per violazione del decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che ne vieta la cattura, anche accidentale, da parte di pescatori professionisti e pescatori sportivi. Gli esemplari pescati, sottoposti a sequestro dai militari, dopo gli accertamenti di rito del personale sanitario della Asl che ne ha attestato l'idoneità al consumo umano, sono stati donati alla  Caritas.

La Guardia Costiera di Formia invece nel corso di controlli in materia di tutela di demanio marittimo, hanno effettuato accertamenti lungo un tratto del litorale cittadino, già oggetto di sopralluogo nello scorso mese di settembre con l’Agenzia del Demanio, riscontrando da parte del titolare di una concessione demaniale marittima la mancata rimozione delle strutture in legno al termine della stagione balneare. Il titolare dello stabilimento balneare è stato denunciato all'autorità giudiziaria di Cassino mentre le attrezzature sono state poste sotto sequestro

I militari hanno provveduto, così, a deferire all’Autorità Giudiziaria di Cassino il titolare dello stabilimento balneare e contestualmente, a porre sotto sequestro tutte le opere, presenti sull’area occupata abusivamente di circa 70 mq circa, destinate essenzialmente a bar e servizi annessi.

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