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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Gaeta

Gaeta, maltrattamenti e abusi sessuali sulla compagna: la donna si ribella e denuncia tutto

L’uomo rintracciato dalla polizia a Torino. La vittima, anche per proteggere la figlia, è riuscita a trovare il coraggio di allontanarsi e ribellarsi alle violenze subìte

Anche per proteggere la figlia ha deciso di allontanarsi e ribellarsi alle violenze subìte dal compagno. La donna, infatti, si è rivolta alla polizia che dopo la sua denuncia ha avviato una laboriosa attività di indagine nei confronti dell’uomo, suo connazionale, responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale posta in essere anche in presenza di minori. 

I fatti sono avvenuti a Gaeta dove la donna vive da anni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo, già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona ed il patrimonio, dopo una brevissima convivenza con la donna ha iniziato ad avere atteggiamenti vessatori sia morali che fisici nei confronti della donna, anche in presenza della figlia minore. 

“Per futili motivi e banale discordanze domestiche la vittima subiva violente percosse dall’uomo, che le strappava i vestiti e le rompeva anche i telefonini, impedendole di contattare chiunque o di uscire di casa” spiegano dalla Questura di Latina. Le minacce e le percosse erano quotidiane con l’uomo che la minacciava di non denunciarlo arrivando anche a toglierle i documenti per impedirle di andarsene. E quando anche la vittima ha trovato il coraggio di allontanarsi trovando un’altra sistemazione, l’ha costretta, con minacce di morte e privandola della dipendenza economica che era riuscita ad ottenere con servizi di donna delle pulizie, a continuare la convivenza. 

“L’evidente stato di prostrazione psicologica e fisica della donna era motivo di ulteriore brutalità posta in essere dal suo aguzzino che con forza, in più occasioni - proseguono ancora dalla polizia -, tra le mura domestiche, sfogava sessualmente i suoi istinti, costringendola a rapporti violenti che le causavano copiose emorragie”. La donna più volte aveva fatto anche ricorso alle cure degli ospedali di Formia e Gaeta ma solo se accompagnata dall’uomo per evitare che il personale medico potesse essere messo a conoscenza di tutto. 

Questa escalation di violenza, insieme alla volontà di salvaguardare la propria incolumità e soprattutto quella della figlia minore, hanno convinto la donna a ribellarsi, ad allontanarsi in un’altra abitazione più idonea e poi a denunciare l’inferno subìto. L’Autorità Giudiziaria di Cassino, al termine delle indagini della polizia, ha emesso nei confronti dell’indagato l’apposito decreto di conclusione indagini, stante anche il suo stato di irreperibilità. Le incessanti ricerche hanno consentito ieri di rintracciare lo straniero nella a Torino dove aveva trovato ospitalità con la speranza di sottrarsi agli obblighi della Legge. 

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