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Cronaca

Giochi internazionali studenteschi, vince l’amicizia al Centro Pergola

Lo sport per prevenire forme di marginalità sociale e per favorire inclusione e integrazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

Al Centro Residenziale La Pergola di Cisterna, riservato ai minori stranieri non accompagnati, cala il sipario sulla seconda edizione dei Giochi internazionali Studenteschi che erano stati aperti lo scorso lunedì 7 maggio con il seminario “Sport e educazione”.

Un’edizione speciale che ha visto la partecipazione degli studenti appartenenti al liceo Ettore Majorana di Latina e il Campus dei Licei M. Ramadù di Cisterna. L’evento sportivo ha avuto il patrocinio del Coni Lazio, della Provincia di Latina e del Comune di Cisterna di Latina. Esemplare la macchina organizzativa messa in piedi dal responsabile dell’area educativa, Ivan Fausti, con tutti gli operatori della Pergola e coadiuvato dagli insegnanti Alfredo Ghilardi (Campus dei Licei M.Ramadù), Maria Caliendo, Gabriella Ceccarelli, Giuseppe Peluso Cassese (Liceo Majorana).

Lunedì 14 maggio si è svolta la cerimonia di chiusura dell’evento, con le premiazioni al termine del’attesa gara di maratona che ha chiuso ufficialmente i giochi. Le discipline sportive, che hanno visto gareggiare e confrontarsi i giovani partecipanti, sono state i 100 metri piani, la staffetta 4x100 metri (nella pista di atletica del centro sportivo polivalente del parco “G.Falcone” del quartiere San Valentino di Cisterna), il lancio del giavellotto, il lancio del peso, la resistenza peso, il tiro a segno, la pallavolo e il dodgeball.

“I giovani trovano nella nostra struttura la possibilità di esprimersi e divertirsi in maniera sana in un clima ideale di amicizia e sostegno – afferma il direttore Luca Faggioni – da noi i minori stranieri non accompagnati sono chiamati a essere protagonisti e non passivi fruitori di servizi e attività pensate su di loro. Per questo l’aspetto della comunicazione e del dialogo è particolarmente curato dai nostri educatori affinché si creino le condizioni per stabilire rapporti significativi con i coetanei e con gli operatori. Perché migrare nell'adolescenza comporta anche una frattura nella propria storia personale, la rottura di legami affettivi consolidali, un vissuto di regressione dovuto alla perdita di competenze e di saperi, al venir meno dell'autonomia: la necessità di riprogettare il proprio futuro in un contesto differente ed estraneo: il nostro progetto è caratterizzato da interventi significativi indirizzati ai nostri giovani promuovendo offerte formative scolastiche, percorsi di specializzazione, di inclusione sociale, di acquisizione di una più elevata coscienza civica e di accompagnamento al futuro inserimento lavorativo alla maggiore età. Un cammino indirizzato a conoscere, apprendere, interagire e sentirsi utili e coinvolti nel nuovo contesto sociale”.

I ragazzi ospiti del Centro Residenziale La Pergola scoprono nell'equipe degli educatori/operatori un gruppo di professionisti fortemente motivati e coordinati tra loro, di assoluta competenza, disposti all'ascolto e pronti ad offrire qualsiasi forma di sostegno venga loro richiesto. Obiettivo del Centro è anche quello di attivare una relazione organica con il territorio in cui è inserito, sia per quel che riguarda le attività scolastiche, educative e ludico-artistiche rivolte ai giovani, sia per quel che riguarda I'integrazione con il mondo adulto attraverso opportunità esplorative del mondo del lavoro con l’organizzazione all’interno di corsi professionali. L’attività sportiva, come nel caso di questi Giochi Studenteschi, rappresenta per i giovani un formidabile strumento di crescita, integrazione, di solidarietà, di autodisciplina, di cooperazione, di prevenzione del disagio sociale giovanile, di diffusione di una cultura del rispetto reciproco e della non violenza. Proprio perché lo sport permette di superare le differenze, siano esse etniche, linguistiche, religiose, culturali, sociali, favorendo il dialogo, il confronto e l’accoglienza. Lo sport aiuta a superare problemi e situazioni difficili, a volte perfino a cancellarle. Abbattendo i muri dei pregiudizi.

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