Morto dopo un intervento per dimagrire, esposto in Procura: “Venga fatta chiarezza”
A presentarlo l’associazione Codici dopo la morte del 45enne Giuliano Faiola di Fondi in seguito a un’operazione in una clinica privata di Cassino: “Ci sono degli aspetti da chiarire in questa drammatica vicenda"
Sono in corso le indagini della polizia disposte dalla locale Procura sul decesso di Giuliano Faiola, il 45enne di Fondi morto lo scorso 17 maggio in seguito a quello che doveva essere un normale intervento per dimagrire in una clinica privata di Cassino. Un’operazione di routine poi finita in tragedia con i familiari dell’uomo che hanno sporto denuncia e la Procura che ha aperto un’inchiesta.
Nei giorni scorsi è stata eseguita l’autopsia sul corpo del 45enne e ci vorranno circa due mesi per conoscerne l’esito. Intanto sul caso è intervenuta anche l’associazione Codici, da sempre impegnata in azioni legali proprio contro la malasanità, che ha deciso di presentare un esposto alla Procura affinché “venga fatta chiarezza”.
“Ci sono degli aspetti da chiarire in questa drammatica vicenda – afferma Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – e per questo abbiamo deciso di rivolgerci alla Procura. L’uso del condizionale in questi casi è d’obbligo, ma i parenti hanno il diritto di sapere cosa è successo al proprio caro. Parliamo di un’operazione di routine considerata a basso rischio ed allora è normale chiedersi com’è possibile che il paziente sia deceduto. Cosa è andato storto? Ci sono stati degli errori? Se sì, chi è il responsabile? Sono alcuni degli interrogativi che si rincorrono ed a cui la magistratura dovrà fornire delle risposte”.
“Quanto accaduto ha sconvolto un’intera comunità – dichiara Antonio Bottoni, presidente di Codici Salute – anche perché parliamo di un padre di tre figli e quindi immaginiamo il dolore che ha travolto la famiglia, a cui va tutto il nostro cordoglio. Come associazione siamo impegnati a fornire assistenza ai parenti delle vittime di malasanità. Non possiamo dire che sia un nuovo caso, di sicuro bisogna fare piena luce su quanto accaduto e ci batteremo per questo”.