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Cronaca

Bene il mare pontino, Guida Blu di Legambiente: 4 vele per Sperlonga

Pubblicata l'annuale classifica redatta da Legambiente e Touring Club italiano. Oltre a Sperlonga, 3 vele per Ponza, Sabaudia, Gaeta e Ventotene; 2 invece a San Felice Circeo

Dopo aver ricevuto la prestigiosissima Bandiera Blu per il 15esimo anno consecutivo, Sperlonga supera l’esame anche della Guida Blu aggiudicandosi ben “quattro vele”.

Arriva puntuale come ogni anno – si tratta della dodicesima edizione – la classifica delle Vele Blu redatta da Legambiente e Touring Club italiano che pone la città pontina alla guida di tutte le altre località del Lazio (insieme a Montalto in provinica di Viterbo anche lei con “quattro vele”).

La Guida, redatta sulla base di 128 parametri, racchiusi in 21 indicatori, in generale mette in evidenza un netto miglioramento per le località di mare della regione, mentre registra un peggioramento per quanto riguarda i laghi.

Bene dunque Sperlonga che raggiunge le quattro vele, secondo Legambiente frutto delle iniziative realizzate nel tempo come l'area pedonale e la differenziata porta a porta; ma positiva anche la posizione di Sabaudia e Gaeta (insieme a Santa Marinella) che hanno complessivamente migliorato i parametri tanto da raggiungere le tre vele; tre vele anche a Ventotene (stabile rispetto allo scorso anno) e per Ponza che torna alla posizione di qualche tempo fa, dopo essere stata penalizzata lo scorso anno dalla malagestione che ha portato al commissariamento, con la nuova amministrazione che deve puntare tutto sul rispetto dell'ambiente piuttosto che su assurdi piani casa o impattanti porti. Due vele invece per San Felice Circeo che rimane stabile sullo stesso livello dello scorso anno.

LE SPIAGGE - Guida Blu segnala anche le spiagge più belle, tra le quali la spiaggia dell'Angolo a Sperlonga, le Dune di Sabaudia, Serapo a Gaeta, ma anche Capoocotta a Ostia e Torre Astura ad Anzio.

“Qualcosa si muove sul litorale, grazie a qualche amministratore e qualche imprenditore più attento si va capendo che far migliorare il territorio significa far crescere il turismo, allora bisogna continuare a puntare sulla qualità e la sostenibilità dimenticando cemento e assurde concessioni – ha affermato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio -. Con la crisi che stiamo attraversando non si può tirare a campare, competono luoghi più belli e servizi di qualità migliore, innovativi. Nel Lazio bisogna liberare i waterfront cementificati da case e stabilimenti, riaprire gli accessi liberi al mare, predisporre servizi di trasporto efficienti, lavorare sull'offerta dei nostri parchi sul mare.”

Continua il successo della sezione laghi della Guida Blu, che nel Lazio sul fronte delle acque dolci non vede però nessuna località a 4 e 5 vele; male la provincia pontina: nessuna località è riuscita a raggiungere almeno una vela.

“Sui laghi del Lazio c'è stasi preoccupante, mancano politiche organiche sul ciclo delle acque, rifiuti e controllo della pressione turistica e le criticità sono evidenti, dall’abbassamento dei livelli delle acque, all’abusivismo, alla depurazione –ha affermato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. Sui laghi si deve scommettere a livello regionale, serve un progetto unitario per preservare luoghi bellissimi creando occasioni di sviluppo agricolo e turistico, ma di certo bisogna partire dalla tutela di questi delicati ecosistemi, che rischiano facilmente di essere compromessi, completando come prima opera le condotte circumlacuali, su tutti i perimetri per permettere la raccolta completa dei reflui.”

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