rotate-mobile
Cronaca

Immigrati, a Latina la comunità più numerosa è quella indiana

I dati del rapporto "Il Lazio nel mondo. Immigrazione ed emigrazione" presentati dall'assessore Visini e dal presidente del Centro studi e ricerche Idos, Franco Pittau

Oltre 500mila i residenti stranieri nel Lazio nel 2010, che confermano la nostra regione come la seconda in Italia per numero di stranieri dietro solo alla Lombardia.

Questo è quanto emerge dal secondo rapporto "Il Lazio nel mondo. Immigrazione ed emigrazione" presentato dall'assessore alle Politiche sociali della Regione, Rita Visini, insieme al presidente del Centro studi e ricerche Idos e coordinatore del rapporto, Franco Pittau.

Secondo lo studio, il Lazio è passato da 167mila nel 2002 a 543mila residenti stranieri nel 2010. Andando a vedere provincia per provincia, la parte del leone la fa la Capitale col suo hinterland, che nel 2010 contava oltre 442 mila stranieri sul suo territorio. Segue Latina (quasi 38 mila), poi Viterbo (28 mila e 300 circa), Frosinone (oltre 21 mila) e infine Rieti (quasi 12 mila).

LA POPOLAZIONE - La presenza straniera laziale copre l'11,9% sul totale di quella straniera residente in Italia e il 9,5% sulla popolazione totale della Regione

LE PROVENIENZE - Per quanto riguarda le provenienze, in regione la prima collettività con quasi 200mila unità, secondo una riflessione sui dati Istat fatta dallo studio e relativa a cittadini stranieri residenti al 31 dicembre 2010, è quella romena, mentre dalle Filippine arrivano 40mila immigrati, seguite poi dalle comunità di Polonia, Bangladesh, Albania, Ucraina, Cina e India con circa 20mila componenti ciascuna, 15mila quelle di Perù, Moldova ed Egitto, 10mila Marocco e Sri Lanka, 5mila Ecuador, Tunisia, Brasile e Macedonia. Gli albanesi sono la collettivitànon comunitaria più numerosa nelle province di Viterbo, Rieti e specialmente Frosinone, così come a Roma lo è quella filippina e a Latina quella indiana. Secondo il rapporto, rispetto alla media nazionale si riscontrano nel Lazio caratteristiche come: accentuata caratterizzazione euro-asiatica (Europa 61,5%, Asia 18,6%, Africa 10,6%, America 9,2%, Oceania 0,1%); maggiore trend d'aumento dei non comunitari e incidenza elevata dei comunitari (47,9%), prevalenza delle donne (53,0%); minore incidenza dei coniugati e quota molto bassa dei lungo-soggiornanti (42,0% contro il 52,1% a livello nazionale); incidenza crescente (8,8%) degli iscritti a scuola (72.619 nell'anno scolastico 2011/2012).

IMPRESE DI STRANIERI - Alle Camere di Commercio del Lazio nel 2011 risultano iscritte oltre 28mila imprese condotte da stranieri, oltre 3mila in più rispetto al 2010, e nel 19,6% dei casi i titolari sono donne. Secondo lo studio, il 40,3% si occupa di commercio, il 25,6% delle costruzioni.

INSERIMENTO SOCIALE  E INSERIMENTO OCCUPAZIONALE - Il modello d'integrazione degli immigrati nell'area romano-laziale, analizzato secondo gli indici del Cnel, mostra che il regione l'indice di inserimento sociale (che misura il grado di accesso degli immigrati ad alcuni beni ad alcuni beni e servizi fondamentali di welfare) non è soddisfacente e porta il Lazio all'ultima posizione in graduatoria. Il Lazio si posiziona invece al sesto posto nella graduatoria nazionale riguardo al potenziale territoriale di integrazone socio-occupazionale dei cittadini stranieri.

EMIGRAZIONE: LAZIALI ALL'ESTERO - Al primo gennaio 2012 sono risultati 375.510 i laziali all'estero;  il Lazio si presenta così come la quarta regione con una presenza di emigrati

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Immigrati, a Latina la comunità più numerosa è quella indiana

LatinaToday è in caricamento