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Cronaca Formia

"Fuoco prescritto", come prevenire gli incendi boschivi e difendere le montagne

Week end di formazione che sabato 2 e domenica 3 aprile a Formia vedrà impegnato il personale specializzato nella prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi

Come proteggere le montagne dagli incendi boschivi? A questa domanda cerca di rispondere la due giorni di formazione che sabato 2 e domenica 3 aprile vedrà impegnato a Formia il personale specializzato nella prevenzione e spegnimento degli incendi boschivi. 

Un fine settimana di formazione che mira appunto a far acquisire i concetti base per progettare ed eseguire la tecnica del “fuoco prescritto”. 

Le attività, promosse dal Parco dei Monti Aurunci e dall’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Formia, saranno svolte da tecnici incaricati, coadiuvati sul campo dal personale del Parco, del Corpo Forestale dello Stato e dai volontari AIB dell’Associazione “Ver Sud Pontino” di Formia.

Il programma si articola su due giornate. La prima, di carattere teorico, si svolgerà presso il “Centro Studi De Santis” di Maranola. Domenica ci si sposterà “sul campo”, in località “Costa dell’Abate”, dove sarà eseguito un intervento dimostrativo di fuoco prescritto.

“I dati degli ultimi anni – spiega l’Assessora alle Politiche Ambientali Maria Rita Manzo – dicono che il Parco Naturale dei Monti Aurunci è una delle aree a maggior rischio incendio di tutto il Lazio. L’85% dei roghi è risultato doloso, riconducibile a fattori antropici e socio-economici. Il ‘fuoco prescritto’ è uno strumento efficace per la prevenzione degli incendi dal momento che riduce, in modo calcolato, le parti infiammabili della vegetazione. La tecnica consente inoltre di conservare ecosistemi e habitat negli ambienti in cui il passaggio periodico del fuoco rappresenta un fattore ecologico di conservazione. Consente anche di gestire le risorse silvo-pastorali, selezionando le specie erbacee utilizzabili per il pascolo, eliminando l’erba secca, gli arbusti e i residui legnosi seguiti ad un taglio boschivo. 

Di tutto questo abbiamo particolare bisogno ed è il motivo per cui abbiamo deciso di sostenere questo progetto. Lo straordinario patrimonio naturale e paesaggistico delle nostre montagne – conclude l’Assessore – va salvaguardato e difeso come una delle risorse più importanti di questo territorio”. 

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