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Cronaca

Inchiesta sui rifiuti - Tra gli obiettivi: boicottare la Rida di Aprilia

Uno dei quattro filoni di indagine riguarda le attività messe in atto per ostacolare la concorrente Rida Ambiente di Aprilia, interessata allo smaltimento dei rifiuti dei comuni di Anzio e Nettuno

Non si placa, neanche nella provincia pontina, l'eco della brillante operazione dei carabinieri del Noe di Roma che hanno fatto luce sul business milionario messo in piedi intorno alla gestione dei rifiuti nel Lazio e portato all'arresto di sette persone. Al vertice della piramide c’era il "Re della monnezza", come ironicamente è definito a Roma Manlio Cerroni, 87 anni, patron della maxidiscarica (ormai chiusa) di Malagrotta e dominus del sistema costituito da soggetti privati, funzionari pubblici e politici. Al suo fianco Bruno Landi, ex presidente della Regione e amministratore delegato di Latina Ambiente ed Ecoambiente.

Pesanti le accuse mosse contro Cerroni, Landi e le altre 5 persone finite con loro ai domiciliari dal pm Alberto Galanti: la più grave è quella di associazione per delinquere finalizzata al traffico dei rifiuti. Non meno di 24 sono invece gli indagati per un giro di affari milionario.
Atti o attività illecite "necessari a consentire il mantenimento o l'ampliamento della posizione di sostanziale monopolio di Manlio Cerroni e delle sue aziende nel settore della gestione dei rifiuti nel Lazio".

Sono proprio questi gli elementi che hanno fatto scattare l'accusa di associazione per delinquere. Per la Procura ed i carabinieri del Noe tutto ciò avveniva tramite un sodalizio costituito da imprenditori (Cerroni, Landi, Rando, Giovi, Sicignano), pubblici funzionari (il deceduto Arcangelo Spagnoli, Luca Fegatelli) e politici (tra cui il deceduto Mario Di Carlo, Giovanni Hermanin de Reichfield e Romano Giovannetti, quest'ultimo segretario particolare dell'ex assessore Pietro di Paolantonio).

Quattro i filoni di indagine scaturiti da queste attività. Il primo, già al vaglio della procura di Velletri, riguarda la gestione dell'impianto di raccolta e trattamento rifiuti di Albano Laziale da parte della Pontina Ambiente. Altro punto riguarda la realizzazione di un invaso per un discarica in località Monti dell'Ortaccio, prima opzione del post Malagrotta.

E poi c’è quello che riguarda la Rida di Aprilia. Cerroni ed il suo storico collaboratore Landi, con la complicità di funzionari della pubblica amministrazione, facevano in modo da ostacolare la concorrente Rida Ambiente, interessata allo smaltimento dei rifiuti nei comuni di Anzio e Nettuno, a favore della Pontina Ambiente. In sostanza, l’amministrazione da un lato ometteva per lungo tempo di determinare la tariffa definitiva in ingresso dei rifiuti per l'impianto di Rida Ambient cosa che le impediva di contrattare con le amministrazioni pubbliche locali l'eventuale accettazione di R.S.U. (rifiuti solidi urbani) nei suoi impianti e dall’altro rallentava di proposito l'iter di attribuzione della tariffa definitiva della RIDA, nonché l'approvazione di varianti sostanziali in grado di aumentare notevolmente la quantità di rifiuti trattati,

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