Uccisa dall'auto pirata, il caso di Alessia Calvani su Mattino 5

Non ha un volto né un nome il pirata della strada che nella sera del 2 settembre scorso a Latina Scalo ha investito e ucciso la 15enne Alessia Calvani. Sono passati otto mesi da allora, la ferita è ancora aperta e il dolore fortissimo tra i familiari e gli amici della ragazzina che quella domenica stava tornando a casa quando è andata incontro al suo destino.

E proprio il padre e il fratello di Alessia ieri sono intervenuti durante la puntata di Mattino 5. Ancora una volta hanno ribadito la loro fiducia nella giustizia, nei magistrati e nelle forze dell’ordine che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per arrivare a chi quella sera ha spezzato la vita della 15enne. Ma ancora una volta hanno rivolto un appello a colui che di questo crimine si è macchiato: hanno fatto appello alla sua coscienza affinchè si costituisca e a quanti possono aver notato qualcosa di strano, visto o sentito anche qualche piccolo particolare che possa condurre al pirata.

In studio, ospite della trasmissione di Canale 5, anche l’avvocato Domenico Musicco, presidente dell’Associazione Vittime Incidenti Stradali, sul Lavoro e Malasanità, che è tornato sull’argomento tante volte discusso dell’omicidio stradale, ma in generale dell’inasprimento delle pene per i reati di questo genere e dell’importanza della sicurezza stradale per scongiurare tragedie come queste.

Alessia Calvani lo scorso 2 settembre stava tornando a casa quando su via della Stazione sulle strisce pedonali è stata travolta da un’auto in corsa; la persona al volante non si è fermata, fuggendo via, favorita anche dal buio della notte, lasciandola agonizzante a terra. La 15enne è deceduta dopo 12 ore di agonia in ospedale. Le indagini in questi mesi sono andate avanti ma ad oggi la persona che ha ucciso Alessia è ancora libera.